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I SuperCray sono rimasti orfani


Il 5 ottobre scorso è morto negli Usa Seymour Cray, inventore e costruttore dagli anni ’50 ad oggi degli elaboratori più potenti del mondo a cui ha dato il suo nome.

A nche se il suo cognome è conosciutissimo, se ne sono accorti in pochi: il 5 ottobre scorso è scomparso uno dei "padri" dell’informatica. Seymour Cray, inventore e imprenditore, ha dato infatti il suo nome alla categoria di calcolatori più potenti mai costruiti dall’uomo: i Cray. Quelli usati dal governo americano e dai grandi centri di ricerca e diventati poi ispirazione per decine di racconti di fantascienza.

Seymour Cray, morto a 70 anni nel Colorado per i postumi di un incidente stradale, stava lavorando all’ennesimo modello di ultracomputer. Sostenitore della importanza del supercalcolo, aveva iniziato a costruire elaboratori a partire da metà degli anni ’50. Come il Control data 1604 e i derivati 6600 e 7600, i modelli più veloci esistenti all’epoca. Nel 1972 fonda la Cray research e nel ’76 presenta Cray-1, il primo elaboratore al mondo che raggiunge i 100 milioni di operazioni al secondo. Destinazione: i laboratori di ricerca di Los Alamos. E così ha continuato fino ad oggi con il Cray xmp, Cray j90, Cray t3d, solo per citare qualche sigla.

Alessandro Mognon