[economia]
Allen Breed e signora, inventore e presidente della società che controlla il mercato del cuscino d’aria salvavita sbarcano in Italia e comprano.......

La Gallino dagli airbag d’oro

La società USA che ha un utile netto di 72,3 milioni di dollari acquisisce anche la maggioranza assoluta della Momo.

E' l’uomo che ha praticamente inventato l’air bag e che da quel palloncino [airbag]che nessuno vorrebbe mai vedere aprire ha realizzato una fortuna che nell’ultimo anno è cresciuta al ritmo del 62%, portando l’utile netto di gruppo dai 44,6 milioni di dollari del ’94, ai 72,3 dell’anno successivo. Allen K. Breed può apparire come un tranquillo ingegnere di mezza età, abbronzato al sole della Florida, dove ha sede la sua Breed Technologies, una società quotata al Nyse, il New York stock exchange, il mercato borsistico più importante del mondo.

Invece è stato lui il primo, quasi trent’anni fa a intuire che le sofisticate tecnologie che stava ideando e vendendo alla Difesa degli Stati Uniti d’America potevano avere una applicazione civile di grande interesse. Un’intuizione straordinaria. Allen Breed studia e progetta l’inflator, ovvero il cuore del meccanismo dell’air bag, il dispositivo che in una frazione di secondo riempie d’aria il cuscino compresso dentro al volante e successivamente coinvolge nel suo progetto le big dell’auto che hanno sede a Detroit.

Ford, General motors e Chrysler avevano però al tempo, era la fine degli anni ’60, altri problemi. L’idea di Allen Breed viene comunque realizzata e montata su un migliaio di autovetture, ma è troppo avanzata per l’epoca e il progetto viene messo da parte. Quasi dimenticato. Dal cassetto riemerge una decina d’anni fa, nella seconda metà degli anni’80. Esattamente è il 1987 quando viene fondata la Breed Tecnologies, di cui entra a far parte anche Johnnie Cordell, da pochi mesi diventata moglie di Allen Breed e che, da questo momento in avanti, curerà tutti gli aspetti finanziari della neonata società.

Il boom è alle porte. La sicurezza automobilistica diviene un’esigenza sempre più diffusa e Breed offre quello che il mercato sta attendendosi. Detroit è una calamita per la produzione della società della Florida, che vede i propri fatturati crescere in maniera esponenziale e nel 1992 entra alla borsa di New York, il tempio della finanza. Ma è il mercato il vero regno dell’ingegner Breed, che riesce a proporre soluzioni sempre innovative nell’ambito della sicurezza, soprattutto nel campo dei sensori che attivano l’inflator, fino a diventare leader mondiale per design, sviluppo, produzione e vendita dei sistemi avanzati di sicurezza sia per il guidatore che per il passeggero.

Dopo essersi legato a filo doppio ai big dell’auto americana, la logica conseguenza è stata lo sbarco in Europa, anzi in Italia, per realizzare air bag direttamente per conto del gruppo Fiat è stata inizialmente creata Breed Italia, a cui è stata affiancata successivamente Italtest, che cura gli aspetti elettronici del prodotto. Ma il successo ha riempito le tasche della società statunitense, che nel corso della primavera del ’96 ha fatto shopping lungo la Penisola, acquisendo la maggioranza assoluto di due aziende molto note nel settore della componentistica automobilistica. A metà aprile nell’orbita di Breed (41 siti produttivi nel mondo, 27 al di fuori degli Usa e di questi 18 in Italia, con 7 mila addetti complessivi e un giro d’affari previsto per l’anno in corso di 720 milioni di dollari, circa 1.120 miliardi di lire), è entrata la Momo, l’azienda produttrice di accessori per auto di alta gamma e dei volanti dall’inconfondibile design a cui ha fatto seguito, nella seconda metà di giugno, l’acquisizione della Gallino, leader sul mercato italiano dei volanti (90%) e grande produttrice per conto Fiat, tanto da essere, fino al momento dell’acquisizione la prima fornitrice italiana indipendente del settore auto del gruppo Agnelli.

Due acquisizioni del valore complessivo di circa 250-300 miliardi di lire, anche se la cifra esatta è stata mantenuta segreta fino alle necessarie comunicazioni alla Sec, l’organismo di controllo sulle società quotate in Usa.

«Con l’acquisizione di Gallino», ha sottolineato Allen K. Breed al momento della presentazione della seconda tappa dello shopping italiano, «aumentiamo di oltre il 50% il volume delle nostre vendite e adesso almeno il 51% delle vendite di Breed si realizzano in Europa. Un risultato non da poco per una società nata in funzione della produzione di Detroit. Gallino poi è acquisizione complementare e sinergica rispetto a Momo e ci permette di essere presenti, con nostri prodotti, su tutti i livelli di prezzo. Inoltre l’Italia sarà, per noi, il centro di produzione per tutta Europa».

Un’acquisizione lampo, realizzata in sole 5 settimane, grazie alla forte liquidità che caratterizza attualmente i gruppo Usa, che continua a essere assetato di aziende italiane. Infatti, la campagna delle acquisizioni non è ancora finita. Lo ha confermato Johnnie Cordell Breed che, oltre al ruolo di moglie del presidente e fondatore, ricopre quello di presidente e chiefs operating officer della società: «Abbiamo cinque trattative attualmente avviate per realizzare nuove acquisizioni. E ritengo possibile che il numero delle controllate in Italia possa aumentare in breve tempo».

Una promessa che alla Breed intendono mantenere.

Mauro Carrer