[Attualità]
Da Rimini a Riccione, da Cesenatico a Cattolica le 1000 proposte
del turismo romagnolo


E la Riviera va...

Quotidiani gratis in camera, collegamenti a Internet, regali a fine soggiorno.
Ovvero le strategie degli alberghi per attirare clienti

T utte le mattine ti fanno trovare il quotidiano preferito in camera, ti consentono di collegarti a Internet e di vedere la tv via satellite su maxi schermo. [rom1]E alla fine del soggiorno ti fanno pure un regalo. Un accappatoio, un telo bagno, un orologio al quarzo o un portapenne con il datario. Della serie il cliente va coccolato. Sembra essere questa la parola d’ordine degli alberghi della riviera romagnola, dai Lidi Ferraresi a Cattolica, passando per Cesenatico, Rimini e Riccione. Un rettangolo d’oro per il turismo, che coinvolge 40 mila dipendenti e dove il 90% delle strutture alberghiere sono a conduzione familiare. Una fetta di litorale adriatico dove l’ospitalità è studiata a tavolino e dove la gente del posto si fa venire mal di testa a forza di pensare idee nuove che funzionino da esca con i turisti. Di sicuro ci sono riusciti gli albergatori.

Non contenti delle solite stelle (da una a cinque) che classificano gli alberghi, hanno escogitato l’idea in più, il servizio inedito creato apposta per ingolosire. Così scopriamo che le camere da letto fronte mare sono acqua passata. Roba di una volta. Adesso ci sono le camere «Corallo» e quelle «Perla». La differenza? «Le prime sono classiche, comode e confortevoli - affermano orgogliosi all’hotel Bellariva di Rimini - nelle seconde il cliente trova l’accappatoio, il quotidiano preferito tutte le mattine e il servizio spiagggia gratuito».
[rom2]A Riccione cambiano i nomi, ma la sostanza rimane la stessa e così scopriamo che ci sono camere «silver» e «gold». Sempre in tema di letto (evidentemente chi va in vacanza da queste parti di alcove se ne intende) c’è anche chi promette camere imperiali con letti «Queen Size» come l’Hotel New Castle di Cesenatico. Camere «Orchidea» sono invece quelle dell’hotel Dory di Riccione che assicura «letti grandi e comodissimi, aria condizionata, minibar, grande tv color, ricco set di cortesia, il quotidiano preferito gratis, cesto di frutta e maglietta con stampato il nome dell’albergo».
E sempre in quel di Riccione c’è chi ha pensato agli acciacchi dell’età. «Possiamo offrire camere con materassi ortopedici, radio, orologio digitale e serrature di sicurezza», dicono all’hotel Golf. La lista è lunga e si potrebbe allungare con i collegamenti a Internet messi a disposizione da molti alberghi a quei clienti che la notte amano «navigare». E poi c’è la tv via satellite in camera, il maxischermo per seguire meglio le Olimpiadi di Atlanta, l’idromassaggio Jacuzzi nelle piscine.

La gara a chi offre di più si sta facendo sempre più serrata. Anche se nelle spiagge più competitive d’Italia la stagione è partita senza particolari slanci.
Mario Petrucci, presidente degli albergatori scuote la testa. «Sono tempi magri - dice - quest’anno ci sono molto meno stranieri rispetto al passato. Ma non c’è da stupirsi se si pensa che tra Francia e Germania i disoccupati sono cinque milioni. Senza contare la discesa del marco». Non a caso dai dati raccolti finora dall’Apt regionale Francia e Germania risultano proprio tra i paesi che alla voce turismo registrano la flessione più consistente.
Stabili invece Austria e Svizzera, mentre in crescita Belgio, Olanda ed ex Unione Sovietica. «Complessivamente, calcolando sia il mercato interno che quello estero, finora il turismo della riviera romagnola ha subito un incremento del 2% - spiega Piero Leoni, direttore di «Rimini Turismo» - con punte del 6% riferite a Rimini e Cattolica che stanno raccogliendo ora i frutti degli investimenti compiuti all’inizio dell’anno. Rimini ha infatti investito alla grande in pubblicità mentre Cattolica ha riorganizzato completamente il proprio arredo urbano».

[rom3]L’investimento che alla lunga sembra aver reso di più resta comunque quello di un turismo «flessibile». «I nostri operatori - continua Leoni - si sono resi conto del forte potere contrattuale della domanda e di conseguenza hanno messo a punto tutta una serie di iniziative in grado di dialogare con questo tipo di domanda». Come dire che il cliente va assecondato, attirato da proposte invitanti, accontentato nelle richieste più diverse.
Eliminata la distinzione tra alta e bassa stagione ora si parla di «week end», «pianifamiglia», «speciale giovani o bambini», «supervacanza», formula quest’ultima che per periodi lunghi sconta uno o più giorni di pensione completa. Parola d’ordine, dunque, flessibilità. «Nei prezzi e nelle prestazioni - ribadisce Leoni - e questa è sicuramente la strada che dovrà imboccare il turismo del futuro». Una linea condivisa anche dagli albergatori il cui presidente però polemizza con la Regione. «Troppi soldi spesi alle Fiere - afferma Petrucci - certo la promozione è importante ma a nostro avviso è necessario investire di più in proposte mirate.
Non a caso si è visto che la formula vincente è proprio quella di adattarsi in continuazione alle richieste dei clienti».

Anna Madron