[ARTE]
Non di sola carta si nutre
l'intelletto...

Conoscenze approfondite e intelligentemente articolate vengono proposte da una casa editrice di consolidata tradizione, la Marsilio di Venezia, in una mostra in internet che illustra alcuni aspetti della presenza veneziana nel Levante nel corso del XVI e XVIII secolo.

La sede della mostra ha anche una sua esistenza fisica, nel sestriere di S.Samuele, accanto alla mole imponenete di Palazzo Grassi. Gioca, questa vicinanza, un ruolo interessante di confronto: tanto, rispetto ad esso lo spazio dell'"Archivio virtuale veneziano" risulta essere infinitamente più piccolo e sostanzialmente diverso.

L'unico arredo dei pochi candidi locali, oltre alle gigantografie che riproducono le antiche mappe riprese dagli archivi delle collezioni oggetto della mostra (la Biblioteca Nazionale Marciana, l'Archivio di Stato di Venezia e l'Archivio di Stato di Vienna), sono le linee pulite e funzionali delle postazioni informatiche a disposizione del pubblico.

Attraverso di esse il visitatore-navigatore può intraprendere un viaggio virtuale che travalica i confini del tempo, dello spazio e anche dell'impossibilità reale di accedere ai documenti antichi, libri, materiale cartografico e ai dipinti conservati nei luoghi normalmente (spesso necessariamente e per svariati motivi) interdetti al grande pubblico.

La mostra, infatti, "mette a disposizione" i testi mediante i quali indagare sui commerci, sulle strutture sociali e politiche, sulle rotte, sugli ordinamenti militari e strategici, sulla lingua, sulla cultura e sulla civiltà veneta quando essa si è trovata a contatto con un'altra importante civiltà: quella greca di Corfù, Creta ,Cipro e la Morea.

In questa "mostra" i piccoli e i grandi eventi si intrecciano in una interessante tessitura di richiami, inclusi nei testi sintetici e ben calibrati. Il viaggiatore virtuale, incontrandoli, può costruire il suo percorso e trovare risposte sui grandi personaggi o sugli eventi storici ma anche, e soprattutto, a curiosità che, pur minime, non sono per questo meno significative, indicative e rappresentative.


Giovanna Grossato