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redarrowleft.GIF (53 byte) Sport maggio 2004

IL MOTOMONDIALE IN TV
RICORDI E SOFFERENZE DI UN QUARANTENNE STAGIONATO

05/05/2004

Dal "basso” dei miei prossimi 42 anni, in realtà 39 per la quarta volta...ehm...vi devo confessare che la diatriba per la pubblicità su Italia 1, o meglio, la battaglia per gli stop pubblicitari su Italia 1 non la sento mia.

Questo non per schierarmi con gli amici Guido e Loris che, ricordiamolo nelle nostre critiche, comunque non gestiscono ancora gli spazi pubblicitari di Mediaset con lauta provvigione (magari eh?!), ma per tutto quello che abbiamo passato dagli anni 60 in poi per poter beccare due, dico due, immagini di moto in Tv!

Come spesso accade, le nuove generazioni hanno la fortuna di avere qualcosa in più delle vecchie e non si rendono conto di ciò che hanno.

Retorica? Forse.

Ma è falso che la retorica sia sempre e solo un’accezione negativa: a volte è sintesi di saggezza.

LE INTERRUZIONI pubblicitarie nel MotoGp sono il prezzo da pagare per avere un servizio ampio, completo, a mio avviso molto ben curato, del quale altrimenti non si potrebbe usufruire.

La mia non vuole essere né una sviolinata alla rete che trasmette i GP, né un’analisi dettata da facili entusiasmi senili, giacchè oltre i 40 anni ormai, in questa società, sembra si sia sul viale del tramonto, sembra.

Esprimo un’opinione personale secondo quella che è la mia esperienza televisiva, formatasi nei decenni del Motomondiale che ho avuto la fortuna di seguire. Un’opinione che scaturisce da situazioni che adesso sembreranno paradossali ma che all’epoca costituivano una dura realtà, anche se regalavano alle gare un alone di romantico mistero che non tornerà più.

Così, ho deciso di provare a farvi riflettere tramite un racconto, molto sommario perchè affidato ad umana memoria, di come si vivevano le gare dal video un po’ di tempo fa. Tutto iniziò quando chi vi parla aveva pochi anni e stava tentando di capire che razza di cartolina nei raggi avesse messo Agostini per fare tutto quel rumore mentre pedalava....a me non riusciva.

CERCATE di immedesimarvi facendo finta di essere seduti insieme a me su di un divano anni 60, con un telefono nero, a disco numerico rotante attaccato in verticale al muro e un registratore a bobine Geloso vicino al Tv in bianco e nero della stessa marca.

Ora vi state alzando, accendete la TV e schiacciate uno dei 4 bottoni che dovrebbero cambiare 4 canali televisivi, quando in realtà ne avete solo uno disponibile, perché esiste solo quello....vediamo cosa danno....

REVIEW MODE ON

Il Motomondiale in Tv – Ricordi e sofferenze di un quarantenne stagionato

- Rai anni 60-70

Nato nel 1962, inizio a capire qualcosa verso il 1968.

Ricordo un solo canale, poi due..uff..meno male...

Ricordo calze nere pesanti addosso alle Kessler che ballano e a me non interessano, cartoni animati pochi, che a me interessano, sport poco e preferibilmente calcio e Formula 1, ma niente moviole e gol solo alla Domenica Sportiva.

Pasolini, Read, Hailwood, Agostini poi via via Saarinen, Cecotto, Ballington, Villa, li vedi in 30 sec. su "Lo sport" canale 2 alle 19.00 di sera.

Spesso due volte al mese in cui 50cc prima e 80cc. poi, 125cc, 250cc, 350cc, 500cc, vengono raccontate sulle immagini in bianco e nero dell’arrivo di una gara di una cilindrata....quale?.....boh!..e chi ci capisce niente!!!

I dati si riferivano a due GP alla volta e alla fine fanno vedere Agostini che alza la coppa, ogni volta!

La Domenica Sportiva ti dà qualcosa in più e qualcosa lo vieni a sapere dai giornali specializzati, un paio, che però costano troppo e sei troppo piccolo per rinunciare a Topolino in caso di scelta obbligata.

I piloti e le gare ti affascinano, in bici fai finta che Pasolini vince sempre, in realtà non sai neanche che faccia ha dietro gli occhiali e se dorme con quel casco a padella oppure di notte se lo leva.

- Rai fine 70 e inizio anni 80

Finalmente ci vediamo qualche GP.

Niente di cui leccarsi i baffi eh!?

Sintesi differite notturne (fino alle 24.00 massimo perchè poi c'e il monoscopio), ostiche agli studenti che alla mattina si alzano e ai lavoratori che alla mattina si alzano anche prima!

Qualcosa in più trapela: i servizi sono un po’ più ampi e specificano le classi, gli ordini d’arrivo, le classifiche; le immagini scorrono sincronizzate alle informazioni.

Il 20 maggio 1973 addirittura c’è il GP di Monza.

Io sono davanti alla Tv pronto a vedere il filmato Ampex

Partono le 250, la telecamera fissa rimane all’altezza della pole position e inquadra poi la chicane in fondo senza zoommare....si vede tanto fuoco..un gran casino…non si capisce niente..dopo 20 minuti Walter Villa viene inquadrato moribondo su di una barella, ma si salverà…Pasolini e Saarinen, i Capirossi e Rossi di oggi, moriranno.

Il motociclismo perde due tesori inestimabili in un colpo solo.

Ho 11 anni, ma lo capisco benissimo e sento anche il dolore della gente.

Finiscono gli anni 70, in crescendo comunque.

Nasce nel 1979 il terzo canale, che viene trattato come il fratello scemo degli altri due (e le moto secondo voi dove vanno a finire?).

Gli italiani vincono due mondiali 500 di seguito con Lucchinelli e Uncini nel 1981 e 82, dopo anni di dominio Sheene - Roberts.

Per strada girano le Yamaha RD500 a due tempi di Kenny Roberts ed esce la mitica Suzuki 500RG campione mondiale 1981-82: 100cv. su strada a 2 tempi, chi la guida sembra un dio……

Arriva Freddie Spencer e anche la Tv cambia, un poco.

In concessionaria ti vendono la NSR 3 cilindri 2T con i colori Rothmans HRC di Fast Freddie, in versione 400cc. anzichè 500, ma per chi ce l'ha è un sogno ad occhi aperti!

La gente comune comincia a seguire anche il Motociclismo.

Che sia la volta buona?

- Rai anni 80 e inizio 90 con Tele +

Un giovane Urban urla al microfono Rai: "Ecco…partono le 500..ecco Spencer che scatta e a ruota Roberts e il giovane Lawson...(pausa e silenzio)……ma mi dicono che devo passare la linea al Tg Regionale...".

Dopo 3/4 d'ora di " a Trebaseleghe cane insegue gatto ma non lo piglia " le immagini ritornano alla gara che, fortuna vuole, è stata sospesa per pioggia e stà per ripartire: forse ce la godiamo...no..non ce la godiamo, esce l’annunciatrice: "scusateci ma dati i tempi allungati della gara, una sintesi della stessa verrà proposta durante la Domenica sportiva..va ora in onda - Sardegna e canto popolare - con Maria Carta"

.................palle che rotolano via...................

In Rai non si scherza e se parli sei cacciato senza passare dal via e ritirare le 20.000 stile Monopoli.

Urban fa quello che può.

Nella gara di Misano 90 (nelle 125 primo podio di Capirossi) si collegano al terzo giro delle 500: Chili è già caduto, molto è già successo e Urban si arrabbia, ma non serve a nulla.

Di "sguincio" intanto nasce la Superbike e Freddie Merkel su Honda RC30 vince nel 1988 il primo mondiale: se ne accorgono in pochi, la RC30 costa troppo e la RG500 a due tempi è ancora in commercio.

Nel 1993 (se non erro) il Motomondiale passa su Koper Capodistria che diventerà Tele + terrestre: canali criptati visibili mediante noleggio decoder e acquisto abbonamento.

Prima di Suzuka alle 4 del mattino rimango dalle ore 9 alle 15 al telefono con Milano per attivare il decoder: in Italia siamo centinaia di migliaia di motociclisti ad aver fatto l’abbonamento e rischiamo di non attivarlo in tempo per vedere la gara!

Difatti così accade…Tele + è costretta a trasmetterla in chiaro, alla faccia delle nostre sei ore al telefono nel tentativo di prendere la linea.

Cereghini in telecronaca e Beltramo, dai box, finalmente ci danno tutto!

Si paga sì, ma è un grande spettacolo!

L’orgasmo ci coglie nel sentire che Doohan ha ottenuto le “gomme ufficiali” per la gara perché ha fatto un buon tempo con le “standard” e che Cadalora si lamenta delle sue “ufficiali” da gara che fanno schifo e preferisce le “standard”.

Vediamo tutto, sentiamo tutto, i commenti tecnici sono incredibili, tutto è fatto pensando ad un appassionato di moto: Nico diventa un mito, “BeltramoDaiBox” tutto attaccato,un cognome.

Tutto è bene quel che finisce bene?

- Rai anni 90 e Italia 1

No!

La gente protesta perchè le gare criptate non riescono a vederle tutti: alcuni non beccano il segnale di Tele +, altri non lo beccano neanche con il decoder...

I diritti tornano alla Rai e torna il povero Urban, novello Don Chisciotte che combatte contro i "dirigenti a vento" (in testa ce l'hanno probabilmente il vento).

Arrivano altri anni di purgatorio, con gare sospese di cui non vediamo mai la fine perché va in onda "Sette giorni al Parlamento", con gare che vediamo da metà in poi perché "il satellite non va", con gare che non vediamo proprio perché “non abbiamo i diritti per l’America”.

Ma ecco il colpo di scena: l'incazzatura del prode Federico Urban quando “Domenica In” gli restituisce la linea solo all'ultimo giro delle 500!!!!!!

Ci sono Rainey, Schwantz, Lawson, Gardner, Doohan, Cadalora....e noi davanti alla Tv con il nervoso che si è già tramutato in un pianto disperato di rabbia, mentre a “Domenica In” presentano quello che fa suonare i bicchieri con l’acqua dentro e tanta pubblicità prima e dopo, senza dare la linea al circuito!

Quando la danno…..

“Domenica In” con sorrisino ironico: "Abbiamo sforato un po’…..bè in fondo l'ultimo giro è il più interessante…..giusto Federico?"

Urban, che immagino color lava in eruzione: "Eh già certo! Allora diremo ai piloti di fare solo l'ultimo, visto che degli altri non ci interessa niente!!!!"

In sottofondo ma ben udibile, proprio come il finto Galeazzi di Zelig, segue un:" MA ANDATE AFFANC....".

In quel momento Urban è tutti noi; l’urlo di collera si alza simultaneo da tutte le case degli appassionati; non si sente ma è come se ognuno potesse percepire tutti gli altri e il boato arrivasse tutto insieme alle orecchie dei dirigenti Rai!

“Il boato del silenzio” avrà effetto: sarà l'ultimo sopruso di questo tipo ai nostri danni.

Nell'ordine di apparizione, Capirossi, Biaggi e Rossi inizieranno ad allietare le domeniche degli italiani.

In ogni caso non vediamo mai le prove, ma solo le gare.

La Rai per non smentirsi comunque, affianca ad Urban un giornalista preso pari pari dalla scherma, di cui aveva commentato gli ultimi 7 anni, olimpiadi comprese.

Il povero Angeletti si trova sparato nel Motomondiale che ancora eccheggia dei passi robusti di Beltramodaibox, la cui presenza ingombrante si fa sentire anche se non c’è.

La nostalgia per Beltramone si fa insopportabile allorchè Angeletti, cercando di fare del suo meglio, nel 1997 chiede ai piloti cose tecniche del tipo "perchè cambiate le gomme per le prove?"....”quando cadete l’accendete a spinta perché manca la pedalina?”

…………………………..le palle ari-rotolano via...…………….

Poi la coppia Urban-Pernat, poi la Rai che vende i diritti a Mediaset.

Poi la Rai che acquisisce i diritti della SBK, tanto per non smettere la persecuzione….

Nel 2002 Italia 1 trasmette il neonato campionato MotoGp sin dalle prove IRTA di Barcellona.

Per noi che abbiamo vissuto il mondiale da quel divano anni 60 da cui siamo partiti, è una liberazione dall’angoscia!

Al commento non va Nico Cereghini per sua stessa rinuncia: il mitico Nico non se la sente di rifarsi il giro del mondo di paddock in paddock come ai bei tempi.

Si forma così la coppia Meda-Reggiani, ben assortita ed in grado di dare emozioni e informazioni alla casalinga come allo smanettone di turno: l’uno, giornalista-motociclista da sempre, proviene da anni di commento sullo sci, disciplina di cui è maestro; l’altro, campione indimenticato ed emblema dell’Aprilia anni 80-90, è manager di Marco Melandri e bene addentro alle notizie.

Ai box un preciso e competente Alberto Porta ed il ritorno trionfale di Beltramodaibox, la cui voce sembra non essersi mai scollegata dal nostro apparecchio televisivo, da quel lontano 1993, ci deliziano con "tuttociòcheavrestevolutosapereenonavetemaiavutoilcoraggiodichiedere".

Possiamo vederci le prove del venerdì in differita, le prove del sabato in diretta e le gare; ci siamo visti i test IRTA, ci vediamo gli highlights e gli approfondimenti nei programmi sportivi di Italia 1.

I patti sono:”io ti mando gli “stop and go” pubblicitari e in cambio ti dò lo spettacolo della MotoGp al meglio…ci stai?”

REVIEW MODE OFF

Carissimi tutti, cosa volete che vi dica, probabilmente avete le vostre ragioni ed il frazionamento di un’emozione è sempre un’operazione che non fa bene allo spirito.

A volte però, a proposito di spirito, bisogna far leva anche su quello di adattamento.

Avete viaggiato per un attimo con me, avete capito cosa abbiamo subito noi ragazzi di allora e man mano uomini del passato più prossimo, avete visto cosa dovevamo patire per vedere una piega, un sorpasso, una staccata, almeno capire, anche senza vedere, almeno sapere.

Alla luce di tutto questo, pensate sia veramente un problema avere un minuto o quel che è di pubblicità ogni tanto?

Pensate veramente sia da sollevazione popolare il dover rinunciare in diretta a ciò che poi comunque viene riproposto dalla regia, appena ci si ricollega?

Volete che vendano i diritti alla Rai? (Ahahahaha……..questa sembra più una minaccia che una domanda..).

Pensateci bene, prima di rispondere.

Lo date veramente quel fustino in cambio di due?

Maurizio Ottomano

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