Per la difesa della
Scuola e degli Studenti
Una Storia iniziata
nel 1800 alla Scuola Media
di Contrà Riale
di Vicenza
La storia della scuola e dei suoi archivi
sta suscitando un vivo interesse. Non è un
caso: ciascuno di noi ha passato gran parte
della gioventù nelle aule scolastiche e di
quegli anni ognuno conserva ricordi e
talvolta materiali. Gli archivi scolastici
testimoniano sia la storia del territorio in
cui si è sviluppata un’istituzione educativa
sia gli effetti che gli eventi nazionali e
internazionali hanno avuto sulle piccole
comunità di allievi e docenti. Purtroppo la
necessità di spazi, il vivere frenetico
dell’Amministrazione scolastica ha portato
spesso alla perdita di interi archivi
scolastici. La necessità di salvaguardare
queste preziose fonti storiche ha spinto il
Laboratorio Nazionale per la Didattica della
Storia ad accelerare i lavori di
recupero e di salvaguardia di queste carte
fondamentali per la ricerca storica.
In questo quadro il riordino e lo studio
sommario dell’archivio della Scuola Media
Giuriolo (già dal 1950 fu proposto questo
nome che però fu approvato solo
recentemente) è un evento di eccezionale
importanza. Un’infinita quantità di carte
ammassate in sacchi di plastica nera è stata
sottratta alla distruzione e verrà
consegnata, come prevede la legge, all’
Archivio di Stato di Vicenza grazie
anche alla collaborazione del suo direttore
il dr. Giovanni Marcadella.
Da questi documenti si ha un’idea chiara e
netta di quale fu la storia della scuola,
della gioventù, della città di Vicenza, in
un arco di tempo che va dal 1859 sino ai
nostri giorni.
Il lavoro permette di delineare una
tradizione della scuola vicentina di grande
valore: nel corso dei secoli gli insegnanti
e i loro presidi hanno dimostrato un amore
incredibile nella difesa dell’istruzione
pubblica e del benessere delle giovani
generazioni. Non è retorica. Già dal 1800 si
lotta per locali sicuri, contro la povertà e
la malnutrizione, e questo impegno si
sviluppa nel corso degli anni accogliendo
nella scuola con largo anticipo rispetto
agli ordinamenti anche gli allievi con
difficoltà di apprendimento.
Alcuni problemi sembrano essere una
desolante costanza: il riscaldamento, ieri a
legna oggi a gasolio, sempre carente; le
palestre sempre inadeguate; la continua
carenza di spazi tanto che i presidi
ingaggiano una battaglia (non priva di
humour) contro l’occupante dell’odierno
cortile di Contrà Cornoleo soprannominato “Gigio
Orto il nemico di 650 cittadini”. Così
un preside scriveva al sindaco: Il
sottoscritto prega la S.V. Ill.ma di
togliere al cittadino B. l’orto del Comune e
di darlo, trasformato in cortile, ai 650
cittadini che frequentano questa scuola.
Essi lo useranno per compiervi gli esercizi
che sono necessari per educare il fisico nel
modo stabilito dallo Stato.
La riproduzione dei due documenti che qui
pubblichiamo testimonia la ‘qualità’ delle
prove di riparazione a settembre e anche un
mondo antico dove se da un lato è stato da
poco introdotto il metro come unità di
misura (FIG. 1); d’altro canto le unità di
conto sono ancora i ‘piedi’, le ‘once’, le
‘lire’, i ‘soldi’, i ‘denari’ (FIG.
2).
Un suggerimento attuale
Non mancano gli elementi per riflettere e
raffrontare i metodi didattici di ieri e di
oggi traendo talvolta utili spunti come ad
esempio dalla circolare indirizzata agli
insegnanti intitolata “La proporzione
virtù fondamentale” ove si leggeva:
Prego ciascun professore di fare egli
stesso, per qualche giorno, le lezioni che
affida ai propri alunni per casa; di farle
con i mezzi e i sistemi che essi usano, onde
verificare che esiste proporzione fra il
quanto delle lezioni e le possibilità degli
alunni.
Anche in virtù di quel suggerimento abbiamo
pensato che, in omaggio ai tanti docenti e
studenti che in questa nostra Scuola hanno
difeso la libertà e la serenità
dell’insegnamento, verrà organizzata una
mostra storico-didattica, prevalentemente
con i materiali del 1800, che si intitolerà:
Insistere, insistere per la difesa della
Scuola e degli Studenti.
Il nostro lavoro è stato a volte poco
piacevole (in cantina al freddo e nella
polvere); tuttavia la ricerca ha fornito i
dati di una realtà molto positiva dove nulla
veniva lasciato d’intentato quando si
verificavano difficoltà didattiche. I dati
raccolti (con estremo rispetto del principio
di delicatezza e riservatezza) verranno
pubblicati in un opuscolo che intende
trasmettere la memoria di questa nostra
scuola.
Un appello alla collaborazione di tutti i
cittadini che sono stati alla Scuola Riale
Con questa determinazione vorremmo che i
ragazzi come gli ex-allievi si impegnassero
a fornirci le foto scolastiche, così come
gli esemplari di pagelle e libri di testo,
dei loro genitori, nonni e bisnonni che
frequentarono la Scuola Media di Contrà
Riale che negli anni cambio tanti nomi.
Ovviamente tutto il materiale verrà
restituito.
Enrico Delle Femmine
(Dirigente scolastico)
Piero Morpurgo
(Landis)
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