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redarrowleft.GIF (53 byte) Attualità giugno-luglio 2003  
 

Rassegna (semiseria) di viaggiatori italiani fuori dall'ordinario

 Alternativo sarà lei

Stanchi delle solite vacanze? Ecco tre proposte alternative molto apprezzate dagli italiani. Ma attenzione: due sono assolutamente da evitare

La vacanze col camper

"Mi faccio il camper: spendo meno e vado dove voglio". Con questa terribile frase ognuno di noi ha perso almeno un amico nella via senza ritorno del camperismo.
Il camperista è una razza a parte, come i tifosi della Juve, gli amanti del bridge e i collezionisti di francobolli: gente intransigente, integralista e soprattutto completamente avulsa dalla realtà.
Provate a chiedere a un camperista che viaggia con moglie, quattro figli, suocera, cane e criceti in un camper di 2 metri per 2 se non stanno un po' strettini. Vi fulminerà con un¹occhiata di totale disprezzo e attaccherà una filippica di dodici ore sul viaggiare senza meta e in totale libertà.
Viceversa, provate a interrogare un camperista che viaggia con moglie su un camper Shuttle-Rolls Royce di 15 metri per 3 piani con piscina, sauna palestra e sala cinematografica incorporate. Vi fulminerà con un¹occhiata di totale disprezzo e attaccherà una filippica di dodici ore sul viaggiare senza meta e in totale libertà.
In realtà fanno solo Milano-Rimini tutti gli anni, ma non lo dicono a nessuno.

La vacanza trista dell'agriturista


L'agriturista è un personaggio piuttosto recente, che giustamente stanco delle vacanze nei soliti luoghi di massa ha scelto l'alternativa degli agriturismi italiani. Sono posti meravigliosi, tutto colline lontane, silenziose case coloniali e tavole imbandite. Solo che le colline sono così lontane, le case così silenziose che dopo due giorni non restano che le tavole imbandite. Colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena, spuntino di mezzanotte per due settimane e tornate a casa con 25 chili in più da smaltire. L'anno successivo, dovete rimediare con la traversata del Nepal in monopattino.

La vacanza del nonno

Ormai la vera vacanza alternativa è quella che facevano i nostri nonni e che tanto disprezzammo in gioventù. Perciò lasciate che nella foresta equatoriale in bicicletta e nel sud est asiatico in Ape Car ci vadano gli altri. Voi prenotate 15 giorni alla pensione Anastasia di Rimini o all'hotel Belsole di Jesolo: ombrellone personale, vecchi Tex a metà prezzo nelle edicole e pizza Margherita tutte le sere. Rispetto ai tempi dei vostri nonni manca una cosa sola: il mare. Ma non si può voler tutto dalla vita.

Matteo Rinaldi
www.pennarossa.it

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