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redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Marzo 2003 (a cura di Giovanna Grossato)


MILANO. Fondazione Mazzotta – Da Renoir a De Staël. Roberto Longhi e il moderno – dal 13 gennaio Tel 02-878380; fax 02-8693046 – e-mail ufficio stampa{Sostituisci con chiocciola}mazzotta.it

Il progetto espositivo, ideato da Claudio Spadoni e promosso dal Museo d’Arte della Città, con la collaborazione della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze, la Fondazione Mazzotta di Milano e l’Accademia Clementina di Bologna, intende ripercorrere un secolo d’arte - dagli Impressionisti francesi fino ad alcuni protagonisti del secondo dopoguerra - seguendo gli interessi, le indicazioni offerte negli scritti e, per così dire, l’occhio del grande studioso e storico dell’arte Roberto Longhi (1890 – 1970). La mostra presenta circa 200 opere, provenienti da importanti collezioni e musei italiani e stranieri. Si potranno ammirare capolavori di Boccioni, Carrà, Cézanne, de Chirico, Guttuso, Matisse, Morandi, Kandinsky, Klee, Picasso, Renoir, Shahn, per citare solo pochissimi nomi dei circa cinquanta artisti presenti.

Sarà questa l’occasione per inaugurare anche gli spazi espositivi ristrutturati della Loggetta Lombardesca, col recupero del piano nobile del rinascimentale chiostro del Monastero di Santa Maria in Porto fra le mura.

PARMA. Galleria Nazionale di Palazzo della Pilotta – Parmigianino e il Manierismo europeo – 8 febbraio / 15 maggio

Una grande mostra che si configura come la prima monografia dedicata a Francesco Mazzola, detto il Parmigianino in occasione del quinto centenario della sua nascita. La rassegna concluderà i lavori di un importante convegno internazionale di studi sull’artista e vedrà esposti i maggiori capolavori di Parmigianino, prestiti eccezionali ottenuti dai principali musei del mondo che includono anche un’ampia selezione di disegni e alcune altre opere che consentono di ricostruire la sua formazione: dal legame con Correggio, al viaggio a Roma, dove ebbe modo di conoscere l’opera di Michelangelo e Raffaello, ai suoi rapporti con la prima maniera toscana. Il percorso espositivo permetterà di comprendere anche quale peso ebbe la presenza dell’artista non solo in territorio parmense e italiano, ma anche nell’ambito di tutto il Manierismo europeo. Per l’occasione verrà allestito un apposito ponteggio per dare la possibilità ai visitatori di ammirare gli affreschi del Parmigianino recentemente restaurati nella chiesa di Santa Maria della Steccata. 

TRENTO. MART Palazzo delle Albere – Leo Putz. La pittura a Monaco nel tempo dei Principi – 14 febbraio / 26 maggio

A quasi vent’anni dal primo felice incontro con l’opera di Leo Putz, presentato a Palazzo delle Albere nel 1983 con una serie di magnifici dipinti del periodo secessionista in una mostra dal titolo Dall’Impressionismo allo Jugendstil, il Mart rinnova il proprio appassionato e convinto impegno a sostegno della valorizzazione del suo lavoro ospitando una grande rassegna dedicata agli anni più straordinariamente produttivi della sua arte, quelli compresi fra l’ultimo decennio del XIX secolo e i primi anni Dieci del 1900.

Autore certo più noto alle cronache d’arte internazionali, tedesche e austriache in particolare, che a quelle del grande pubblico italiano, il meranese Leo Putz lega il proprio nome e la propria ricerca pittorica alla storia della migliore tradizione artistica fin de siècle.

La mostra documenta l’attività del pittore, grazie ad una quarantina di preziosi dipinti provenienti dalla collezione del dottor Siegfried Unterberger di Merano cui si aggiungono altri quattro quadri di proprietà delle Pinacoteche di Stato della Baviera e due del Museo delle Arti Figurative di Lipsia. 

VERONA. GAMeC Palazzo Forti – Vladimiro Tulli. Lirismi alchemici - 22 febbraio / 25 maggio tel 045-8001903 / 045 596371 / fax 045 8003524 - www.palazzoforti.it pforti.info{Sostituisci con chiocciola}palazzoforti.com 

Wladimiro Tulli, artista marchigiano di straordinaria inventiva che, ricorrendo alle tecniche e ai materiali più disparati, ha saputo creare un suo universo, con un linguaggio originale, fervido di spunti e di fermenti culturali. Le oltre sessanta opere in mostra ben documentano l'intera attività dell'artista dagli esordi, con le opere dedicate all'aeropittura futurista, fino ai lavori più recenti contrassegnati da quel lirismo magico di colore, di segno e di forme che è cifra costante di tutta la sua ricerca. Wladimiro Tulli, 80 anni il settembre scorso, è presente nel panorama artistico internazionale dal 1938. La sua vicenda artistica lo vede protagonista indiscusso dalle prime esperienze del Secondo Futurismo sino all'attuale ricerca dedicata all'astrazione lirica e materica. La mostra, curata da Giorgio Cortenova e Patrizia Nuzzo, sarà accompagnata da un catalogo che include contributi critici di Gabriella Belli, Rossana Bossaglia, Giorgio Cortenova, e delle testimonianze di Giampiero Mughini e del poeta francese Julien Blain.  

MILANO. Castello Sforzesco – L’Italia di Bell’Italia – 31 gennaio / 23 febbraio - tel. 02-43313354; e-mail: bellitalia{Sostituisci con chiocciola}edgm.it  

Bell’Italia festeggia il traguardo dei duecento numeri tra le mura del Castello Sforzesco di Milano con una rassegna delle fotografie utilizzate come copertine della rivista a partire dal 1986, anno di pubblicazione del primo numero. In questi anni l’obiettivo di grandi fotografi come Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna, Andrea Pistolesi, Michele Tabozzi, Elio Ciol, Pepi Merisio, Sandro Vannini e Nerio Doz, si è prestato a ritrarre paesaggi, monumenti e tradizioni della Penisola. La mostra, curata da Susanna Scafuri e Milena Mentasti, consente al visitatore non solo di ammirare immagini che grazie alla Rivista sono ormai da annoverarsi nella storia della fotografia turistica italiana ma anche di entrare "dietro le quinte" del prodotto editoriale. A ciascuna delle 70 immagini riprodotte in grande formato tratte dagli originali fotografici viene, infatti, affiancata la copertina di Bell'Italia che da quella immagine è stata tratta. E’ così possibile capire come la redazione grafica della Rivista sia intervenuta sulle immagini originali per trarne, scegliendo spesso dei particolari, le famose copertine del mensile.

BRESCIA. Museo di Santa Giulia – Brixia. Brescia Romana. Le Domus dell’Ortaglia. L’Afrodite ritrovata – 1 marzo / 29 giugno tel 800.762.811 – web: www.domusortaglia.it 

L’apertura al pubblico delle “Domus dell’Ortaglia”, il ricco nucleo di abitazioni di epoca romana scoperte nel sottosuolo di quello che per secoli è stato l’orto (“ortaglia”) del monastero di Santa Giulia, costituisce un evento interessantissimo e un’occasione per visitare i raffinati mosaici e gli affreschi parietali che testimoniano la grande importanza di Brixia, città tra le più importanti dell’impero romano. Per l’occasione la celebre “Vittoria”, capolavoro del Museo, “perderà le ali”, tornando ad essere la raffigurazione di Afrodite concepita dall’artista che la realizzò intorno alla metà del III secolo a.C.. Questo bronzo sarà messo a confronto con il prezioso marmo dell’Afrodite di Capua, eccezionalmente concesso dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli, per consentire un confronto tra due delle più note Veneri dell’antichità. Tra l’altro, a proposito della Venere bresciana, va detto che studi recenti hanno rivelato come la scultura sia di quattro secoli più antica di quanto si credesse e non sia una copia romana ma un originale greco destinato ad un santuario nell’isola di Rodi. Arrivato a Roma come bottino di guerra, venne donato a Brixia e trasformato, con l’aggiunta delle ali, in una raffigurazione della Vittoria. Ora, per la prima volta, quelle ali saranno tolte e la Vittoria tornerà ad essere l’immagine venerata nell’isola di Rodi.  

MILANO. Galleria Blu, via Senato, 18 – Out of Blu. Picasso, Nicholson e oltre – 10 dic / 23 febbraio 2003 – tel 02-76022404 – web :www.galleriablu.com

HomeBalla, Burri, Biassoni, Braque, Bonalumi, Chadwick, Coda Zabetta, Corno, Delvaux, Dubuffet, Ernst, Feininger, V. Ferrari, Fontana, Francis, Giacometti, Jawlensky, Kandinsky, Klee, Kupka, Marini, S.Martini, Mirò, Moholy-Nagy, Moore, Nicholson, Nido, Nolde, Novelli, Picasso, A.Pomodoro, Reggio, Santomaso, Schultze, Schwitters, Sutherland, Vedova, Wols. In ordine alfabetico i nomi presenti in mostra che allineano i grandi maestri del Novecento ad un ampio panorama di protagonisti della contemporaneità, giovani artisti che hanno consolidato una propria poetica e, grazie a Daniele Palazzoli che cura grande attenzione le scelte della Galleria Blu, sfidano il compatto e consolidato mondo dei maestri storici, confrontandosi con esso e trovando le vie della propria crescita e del futuro.

BERGAMO. Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea – Arte Astratta Argentina. Argentina, Uruguay, Italia Da Fontana a Maldonado – 19 dicembre 2002 / 23 marzo – tel 024-33403; 024-8008462 

Curata da Marcelo Pacheco (docente all’Università di Buenos Aires e curatore della sezione contemporanea del Museo Costantini di quella città), l’esposizione presenta più di 180 opere: 160 tra dipinti e disegni e 23 sculture che costituiscono un esauriente percorso dell’arte argentina a partire dal primo decennio del secolo XX. Uno spazio particolare è assegnato all’opera di Lucio Fontana e del suo ruolo di spicco sia in Argentina, dove fu docente all’Accademia di Altamira, che in Italia. Le sue teorie dell’arte elaborate nel Manifesto Blanco del 1946 sui concetti di forma, colore, suono e movimento nel tempo e nello spazio, verranno ripresi ed approfonditi nella sua attività artistica in Italia e costituiranno un punto di riferimento fondamentale anche per l’arte del nostro paese a partire dalla fine degli anni Quaranta. La rassegna, completa ed inedita per l’Italia raccoglie, infatti, per la prima volta le opere di protagonisti che, a partire dagli anni Dieci e soprattutto tra il 1944 e il 1954, costruirono la storia dell’arte non figurativa in Argentina. Si tratta di artisti aperti alle avanguardie europee come Emilio Pettoruti, Juan del Prete e Joaquìn Torres Garcìa che lavoravano sull’arte concreta a fianco di Piet Mondrian e Theo Van Doesburg. Attorno ad essi si costituisce nel 1944 la rivista “Arturo” cui partecipano anche il poeta cileno Vicente Huidobro e Tomàs Maldonado che ne disegna la copertina.

PASIANO (PN). Villa Saccomani e Biblioteca Civica - Divenire Donna. Opere di Dora Bassi, M.Teresa Gerbino, Adele Piazza, Lenci Sartorelli e Libri d’Artista di Lia Malfermoni – 9 / 28 marzo

La mostra, che include la presentazione del volume di Ermenegildo Guidolin “Divenire Donna” e ne prende il titolo, illustra l’opera di quattro artiste affermate nei diversi ambiti artistici: il delicato astrattismo della pittrice e scultrice Dora Bassi, la ritrattistica di Maria Teresa Gerbino, l’astrattismo gestuale di Adele Piazza, la grafia incisoria di Lenci Sartorelli.

Una sezione speciale allestita nella Biblioteca Civica è dedicata alla pittrice Lia Malfermoni che con i suoi “Libri d’Artista”, oltre che con un gruppo di circa una ventina di opere, racconta storie di donne, drammatiche, impegnate, poetiche delicate e coinvolgenti

CREMONA. Museo Civico Ala Ponzone - 3° Edizione della Biennale Internazionale dell’Incisione “L’arte e il Torchio” – 16 marzo / 27 aprile

Giunta alla sua terza edizione la  Biennale internazionale dell’incisione “L’arte e il torchio”, ideata e curata dall’incisore Vladimiro Elvieri, vede esposte le opere di 122 artisti che vi sono giunti su invito da 53 nazioni di cinque continenti.

La Biennale, oltre alla sezione principale ospitata al Museo Ala Ponzone, la “Terza rassegna internazionale dell’incisione di piccolo formato”, si articola in due altre esposizioni dedicate rispettivamente agli “Incisori Polacchi Contemporanei”, 50 opere dei più importanti autori che attualmente operano in Polonia e a “La Divina Commedia nell’ex libris” che comprende 112 opere di importanti artisti italiani e stranieri attivi nel Novecento provenienti dalle collezioni dell’Associazione Italiana Ex Libris, selezionate dal suo presidente Mauro Mainardi.

MILANO. Pinacoteca di Brera – Brera mai vista. La pittura di genere in Lombardia nel XVIII secolo: Francesco Londonio – nella sala XXXIV fino al 6 aprile

Sempre a Brera, a cura della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Milano, Brera mai vista costituisce una nuova serie di attività per la Pinacoteca di Brera con l’intento di far conoscere a rotazione, con cadenza trimestrale, il suo “patrimonio sommerso” attualmente in deposito, o mettere in evidenza i risultati di un restauro o, ancora, esporre le sue acquisizioni recenti. Si tratta di mostre mirate con poche opere (dal singolo dipinto fino a un massimo di sei) che si avvalgono di una struttura espositiva – dei semplici pannelli attrezzati e autoportanti – progettata allo scopo di spostare di volta in volta le opere esposte nella sala corrispondente per scuola e cronologia; un’occasione per il pubblico, quindi, per rivedere anche la collezione permanente con occhi diversi alla luce dei nuovi stimoli proposti.

PADOVA. Museo Diocesano – Dall’Adige alle Alpi. Tesori ritrovati della Chiesa di Padova - 15 marzo / 1 giugno

Le sale del quattrocentesco palazzo Vescovile ospitano una rassegna di opere ritrovate dopo furti o riportate alla loro originaria veste con interventi di restauro. Appartengono ad un territorio vasto, quello della diocesi di Padova che è una delle più estese d’Italia, estendendosi dall’Adige alle Alpi, dalla laguna veneta all’Altopiano dei Sette Comuni. Tra i documenti più preziosi un polittico con la Madonna e Santi proveniente dal duomo di Piove di Sacco di un anonimo trecentesco, un crocifisso ligneo del 1454 opera di Nicolò Baroncelli per la chiesa parrocchiale di Vigonza, un Lamento sul corpo di Cristo di Andrea da Murano (1470-80) del duomo di Cittadella, la scultura lignea di S.Bernardino dalla chiesa degli Eremitani di Padova. Presenti in mostra anche Madonna in trono e Santi di B. Montagna (inizio XVI sec), la Natività della parrocchiale di Valstagna di Francesco e Jacopo Bassano (post 1525), dipinti di Alessandro Maganza, Giulio Cirello, Antonio Zanchi e Giambattista Tiepolo.

BRESCIA. Palazzo Martinengo – Impressionismo italiano – prorogata fino al 16 marzo tel. 030 297551; www.bresciamostre.it; e-mail informazioni{Sostituisci con chiocciola}bresciamostre.it 

Questa nuova rassegna sull’Impressionismo italiano che ha come obiettivo di dimostrare l’autonomia della pittura italiana rispetto a quella francese in un periodo che va dal 1860 al 1895, ha avuto un successo tale da indurre i curatori a spostare al 16 marzo la data di chiusura. La suddivisione della ricca produzione è stata compiuta in ambito geografico regionalistico, al centro del quale c’è, il movimento toscano dei Macchiaioli. C’è poi una larga attenzione alle scuole napoletana, veneziana, piemontese e ligure. Naturalmente grande rilievo viene dato anche alla situazione lombarda, soprattutto agli esiti degli “scapigliati”. Si tratta di una quarantina di artisti, che vengono esemplificati con 4 o 5 opere ciascuno, scelte tra quelle meno note e scontate ma altrettanto significative e importanti.

PARMA. Palazzo Bossi Bocchi – Il Divino Infante, La Collezione HikyMayr – 14 marzo / 4 maggio - tel. 0521 532111 - fax 0521 289761; Email: museo{Sostituisci con chiocciola}fondazionecrp.it

Interessante sequenza di immagini di Maria Bambina, sorta di versione femminile di Divino Infante, oggetti liturgici spesso preziosissimi per sontuosità degli abiti, per qualità di realizzazione. Commissionate da conventi e monasteri femminili, da famiglie nobiliari che intendevano fornire alle loro figlie una modello di vita, le Marie Bambine sono state realizzate da abilissimi artigiani se non direttamente all’interno delle mura claustrali. La collezione Hiky Mayr – considerata la più importante al mondo – è stata “scoperta” alcuni anni fa da Franco Maria Ricci che le ha dedicato un prezioso volume e che si è reso promotore prima della mostra milanese al Museo Diocesano ed ora di questa rinnovata edizione parmense.

FERRARA. Palazzo dei Diamanti – Shakespeare nell’arte – 16 febbraio / 15 giugno  tel 0532-209988 e-mail: diamanti{Sostituisci con chiocciola}comune.fe.it - www.comune.fe.it

Ferdinand viene attirato da ArielWilliam Shakespeare è una delle incarnazioni universalmente riconosciute della nozione di genio artistico. Da quattro secoli or sono, quando cioè scomparve nel 1616, continua a esercitare un’influenza universale che si è estesa anche ad altre arti, in campo teatrale, musicale, storico-artistico e cinematografico.

Iniziative organizzate da alcune tra le più importanti istituzioni culturali ferraresi, pubbliche e private, hanno fatto convergere le loro energie su questo tema, dando vita, per la prima volta in Italia, a un’esplorazione approfondita del rapporto tra Shakespeare e le arti. 

SOVIZZO (VI). Spazio Arte – Praga e dintorni. Arti e mestieri del ‘900 europeo – 2 marzo/ 13 aprile 

Con un concerto introduttivo del violinista Stefano Antonello, si apre nello Spazio Arte di Sovizzo una interessante rassegna che si propone di far conoscere al pubblico occidentale l’opera di alcuni dei più significativi artisti attivi nella Repubblica Cecoslovacca dalla sua fondazione dopo la caduta dell’impero asburgico (1918) agli anni del realismo socialista (1948-1960). Come afferma il curatore, Gianfranco Fiaccadori, la scelta di dipinti e sculture mette in rilievo la vocazione nazionale e insieme cosmopolita di singoli protagonisti, alcuni dei quali si sono educati o stabiliti pio in altre parti d’Europa traendone orientamenti decisivi.

ROVERETO. MART. I piano, Galleria B - Isamu Noguchi. Sculptural design – 15 marzo / 4 maggio

Isamu Noguchi (1904-1988) è stato uno dei più importanti scultori del secondo dopoguerra, ma la sua attività creativa non si è limitata alla produzione scultorea. A New York ha accompagnato l’attività scultorea con quella di scenografo, lavorando in particolare per la compagnia di danza di Martha Graham. Nel corso degli anni quaranta e cinquanta si è poi dedicato alla produzione di oggetti di design, dove confluivano le doppie influenze del Modernismo americano e delle tradizioni orientali. La mostra sottolinea la poliedricità di Noguchi e le relazioni che egli seppe trovare tra i differenti campi dell’arte e del design, muovendosi consapevolmente tra le varie discipline.

ZELL IN WIESENTAL (Germania). Galerie am Bruhl - Francesco Tabusso e Kurt Mair - 16 marzo / 27 aprile - tel. 0122/623040, e-mail: artedelponte{Sostituisci con chiocciola}libero.it

Sono una ottantina (circa quaranta per ognuno) le opere dei due artisti esposte nella mostra curata da Marilina Di Cataldo. Tabusso e Mair vivono entrambi in Piemonte e, grazie al del Centro Artistico Del Ponte di Susa, si sono conosciuti e hanno voluto esporre insieme in Germania un reciproco omaggio ai rispettivi Paesi d’origine. Kurt Mair risiede ormai da qualche anno in Italia e le impressioni che raccoglie nei suoi dipinti sono legate alla grande cultura italiana rinascimentale e barocca. Le suggestioni di Francesco Tabusso, invece, risiedono nei viaggi, nei racconti, nelle storie, che fanno parte del suo prezioso bagaglio di esperienze.

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