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redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema Gennaio 2003

Il lato nascosto della Luna

 

Quando era una star del cinema porno ha vinto 17 premi. Poi si è stancata. E ha deciso di diventare una vera attrice. Luce Caponegro, alias Selen, ora è impegnata in film seri e a teatro. Decisa a dimostrare che, esaurita la sua carica “trasgressiva”, per lei è arrivato il momento di cambiare pelle. In tutti i sensi

 

Edoardo Gabriellini è noto al grande pubblico per la sua interpretazione del protagonista in Ovosodo di Paolo Virzì. Adesso, ad anni di distanza dal successo veneziano del film con Claudia Pandolfi e Regina Orioli, Gabriellini debutta alla regia con Bags Bunny e il cormorano, prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci. La storia è quella di Mario un giovane scontroso e disilluso, con il sogno di raggiungere lo zio in America per fare il talent scout di gruppi rock. Per racimolare i soldi accetta un lavoro da idraulico in un residence di quarto ordine, il Cormorano, gestito da Nevio, un intrallazzatore cinico e disperato. Il Cormorano è popolato da strambi professori e da turisti, da vecchi sfrattati e da custodi tuttofare, da suonati in particolare e sfigati in generale. Gabriella, la nuova direttrice nonché amante di Nevio stuzzica le fantasie erotiche dei villeggianti e non. Gaia, la cameriera, è un maschiaccio con cui Mario si scontra da subito. Ma un bel giorno al Cormorano arriva Piero, lo zio d'America... Una storia al limite del surreale che segna l’esordio al cinema “serio” di Luce Caponegro, un’attrice simpatica ed affascinante, ex regina del cinema porno con il nome di Selen.

 

Come è cambiata Selen tornando ad essere Luce Caponegro?
 

Sono una donna molto tranquilla, visto che ho avuto un passato come ragazza trasgressiva. Oggi mi accorgo di come sia strano per le persone questo passaggio che ho fatto. Anni fa quando ho lasciato il cinema d’arte, molti erano un po’ increduli. Adesso che il passaggio c’è stato, le persone che incontro hanno quasi paura di chiamarmi Selen. Come se io rinnegassi il mio passato. Io sono ancora Selen, anche se sono andata avanti. Meglio così comunque…

 

E’ stato difficile lasciare il cinema porno e lavorare a qualcosa di diverso?
 

Più che altro è stato difficile fare capire che il mio cambiamento di interesse era dovuto alla necessità della maturazione. Inoltre era spiacevole il fatto che in pochi mi dessero credito, ripetendomi che ero solo un’attrice di film porno…
 

E Selen, invece, ha tirato dritto per la sua strada…


Non potevo fare diversamente. Non potevo lasciarmi ingabbiare da chi pensava a me in termini tanto riduttivi. Io credo nei percorsi e nei cambiamenti. Chi si fossilizza è morto. Nella mia vita ho sono sempre cambiata. Perfino in maniera troppo rapida, in modo che le persone quasi non ce la facessero a starmi dietro. Così è stato anche nella mia vita sentimentale: a diciotto anni mi sono sposata con un ragazzo che avevo conosciuto a quattordici. Io sono cresciuta, avevo altri interessi e lui, invece, era rimasto indietro. Credo nei cambiamenti. Bisogna cambiare, altrimenti si rischia di finire molto male dal punto di vista artistico.
 

Cosa rimane di Selen in Luce Caponegro?
 

Non sarei così pacata e tranquilla se non fossi stata trasgressiva da ragazza. Avevo bisogno di spaccare i muri, infrangendo dogmi e tabù per costruirmi i miei valori. In seguito, dopo questa fase, ho riscoperto gran parte degli insegnamenti che avevo avuto da ragazzina. Ma l’ho fatto da sola e in maniera consapevole. Anche riguardo la religione…

 

Lei è stata un’attrice famosissima nel mondo del cinema hard. Adesso, che tipo di interprete sarà?

Al di là della fama, ho vinto diciassette premi internazionali. Ho fatto film hard, ma di autore. Non credo che il cinema porno possa essere paragonato a quello tradizionale, perché non ci sono i mezzi economici per potersi avvicinare alla qualità di un film normale. Il mercato delle cassette e la mancanza di circuiti di sale, fa sì che il prodotto artisticamente sia spesso molto povero. Secondo me ci sono registi molto bravi che potrebbero fare film tradizionali: solo che hanno paura di farlo perdendo così il loro status di prime donne nel mondo dell’hard. A me questo non interessa. Preferisco rischiare di diventare una perfetta sconosciuta piuttosto che continuare a fare qualcosa che non sentivo non appartenermi più.
 

Qual è la sua sfida?
 

Desidero diventare una brava attrice. Sono già stata famosa e non mi interessa più come elemento principale della mia carriera. Voglio fare cose che mi piacciano e mi diano soddisfazione. Che mi impegnino come attrice. Come ad esempio nelle prossime settimane debutterò a teatro con la commedia Quando la moglie è in vacanza…a fianco di Daniele Formica.
 

m.s.

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