Vai al numero precedenteVai alla prima paginaVai al numero successivo

Vai alla pagina precedenteVai alla prima pagina dell'argomentoVai alla pagina successiva

Vai all'indice del numero precedenteVai all'indice di questo numeroVai all'indice del numero successivo
Scrivi alla Redazione di NautilusEntra  in Info, Gerenza, Aiuto
 
redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema Aprile 2002
 

E’ nata un’(E)stella

Vinceva medaglie con la nazionale canadese di nuoto sincronizzato. Poi grazie a un fisico perfetto ha girato i suoi primi spot pubblicitari finendo sui manifesti di mezzo mondo. Quindi il grande salto con il cinema: Perfume, Driver e infine il colpaccio con il remake de Il pianeta delle scimmie di Tim Burton. Chi fermerà ora la carriera dell’atletica miss Warren?

Non ha ancora 25 anni, ma - come la sua coetanea e neo mamma Laetitia Casta - domina Internet con i siti di milioni di devoti adoratori della sua bellezza. Canadese, nata a Petersbourgh nell’Ontario, Estella Warren ha trasformato il suo fisico perfetto, scolpito dagli anni passati nella nazionale di nuoto sincronizzato, nell’oggetto del desiderio non solo per le persone comuni verso cui occhieggia sensualmente da pubblicità e calendari, ma anche per pubblicitari e registi che la cercano affannosamente per trasformarla nella diva del nuovo millennio.

Alla fine del liceo, un colloquio con un’agenzia di modelle di New York l’ha subito catapultata nel mondo della pubblicità. Le sue misure procaci, infatti, anziché portarla sulle passerelle come è capitato per bellezze come Charlize Theron e Laetitia Casta, l’hanno proiettata nel mondo della pubblicità. Testimonial per i costumi da bagno di Sports illustrated Estella è diventata famosa in tutto il mondo quando il suo viso è stato associato alle immagini della promozione del profumo più blasonato che c’è, ovvero Chanel No.5. Un liquido magico e portafortuna visto che Marilyn Monroe dichiarava sempre di dormire solo con due gocce dell’effluvio francese al posto della camicia da notte.

Vincitrice di alcune medaglie con la nazionale canadese di nuoto, Estella è una ragazza abituata ai premi. Così dopo essere diventata una tra le top model più apprezzate, ha deciso di tentare la carriera come attrice. Ex fidanzata del divo di Pearl Harbor Josh Hartnett, Estella Warren doveva andare alle Olimpiadi di Sidney con la rappresentativa di nuoto del suo Paese, ma la carriera come modella era diventata troppo impegnativa per ammettere qualsiasi distrazione. Così prima la pubblicità e poi il cinema si sono impossessati avidamente e in maniera totalizzante dell’immagine di questa ragazza che, però, come attrice sembra avere ancora molto da imparare. Non basta, infatti, essere stata nominata la ragazza più bella del 2000 dalla rivista Maxim per sapere stare di fronte alla macchina da presa. E non basta nemmeno esordire sullo schermo in un film che – scherzi del destino – si intitola proprio Perfume per acquisire una maggiore confidenza con la recitazione.

Certo, le cose sono migliorate con Driver, l’appassionante film di Renny Harlin ambientato nel mondo delle corse della Formula 1. Ma lì il ruolo di Estella era da comprimaria e da fidanzata di un pilota. Pochi sguardi e qualche ammiccamento volto a distogliere lo spettatore dall’invecchiamento dei due vecchi leoni Sylvester Stallone e Burt Reynolds. Giusto il tempo per un breve flirt con il coprotagonista coetaneo Kip Pardue (visto anche in Il sapore della vittoria ) eppoi via con Tim Burton verso il rifacimento de Il pianeta delle scimmie campione di incassi. Un successo enorme e atteso, con altri due film Tangled con Rachael Leigh Cook e Down and Under in Australia con David McNally regista de Le ragazze del Coyote Ugly uno che – evidentemente – di bellezza se ne intende. E dire che per tutto The planet of the apes Mark Wahlberg le preferisce Helena Bonham Carter. Certo l’attrice inglese è meno gatta morta del solito, visto che è truccata perfettamente da scimmia, ma tra le due non c’è comunque paragone possibile. Un atteggiamento decisamente strano quello di Wahlberg, per "esigenze di copione", visto che atterrando su un pianeta popolato principalmente da scimpanzé è già davvero un miracolo trovare una bellezza del genere a disposizione… probabilmente l’unica spiegazione possibile è che gli astronauti siano in fin dei conti abituati "all’Estelle". Nautilus l’ha intervistata in occasione dell’uscita in Dvd di Planet of the apes.

Quando è stata chiamata da Tim Burton per il provino temeva di dovere coprire la sua bellezza con una folta pelliccia?

In un certo senso ero molto confusa. Dovevo accettare di girare un altro film, ma quando il direttore del casting mi ha chiamato per parlare con Tim Burton ho fermato tutto. Tim mi ha fatto il provino filmandomi e chiedendomi molto riguardo il mio passato di atleta. La sceneggiatura era segreta e mi hanno mandato un altro copione su cui ho basato un secondo provino più impegnativo. Quando ho avuto la parte mi sono davvero commossa. Ero un’attrice sconosciuta insieme ad attori straordinari del calibro di Tim Roth, Helena Bonham Carter e Charlton Heston. Insomma, una bella soddisfazione. Inoltre Boogie Nights è uno dei miei film preferiti e non avrei mai immaginato di lavorare con un attore tanto in gamba quanto Mark Wahlberg.

Desiderava più interpretare un scimmia o un essere umano?

Diciamo che non mi è dispiaciuto "restare umana". Chi doveva indossare il costume aveva bisogno di un trucco lungo cinque o sei ore. Anche in questo ho ammirato molto la professionalità degli attori che si sottoponevano al trucco per ore ed ore senza alcun problema.

Che tipo di emozione è stata lavorare nel rifacimento di un film di culto?

Ho visto l’originale quando avevo dodici anni e sin dall’epoca ero rimasta sedotta dall’idea alla base della saga. Quando ho avuto la parte ho comprato la collezione di Dvd che erano appena uscita dalla Twentieth Century Fox. Mi sono così resa subito conto che il film di Tim sarebbe stato molto diverso. Del resto era impossibile girare un remake o un sequel di un film così penetrato nella cultura pop.

Cosa la colpisce di più della sua versione della storia?

Innanzitutto la recitazione di Tim Roth e il trucco sono gli elementi che colpiscono anche coloro cui il film non è piaciuto. Ed è straordinario notare come il Dvd che ha realizzato Tim Burton sia ancora un passo avanti. Del resto Tim è un’icona del cinema moderno.

m.s.

np99_riga_fondo.gif (72 byte)

                                           Copyright (c)1996 Ashmultimedia srl - All rights reserved