Che donna, mi ha stregato
Le vicende giudiziarie di
Wanna Marchi fra numeri del lotto e malocchi vari hanno
riaperto la riflessione su quel mondo fatto di misteri,
superstizioni, paure che accompagnano gli uomini di ogni
tempo. Compresa la persecuzione di migliaia di donne. Che fin
dai tempi dell’antica Grecia erano viste come impure,
corruttrici di uomini e portatrici di sventure. Fino agli
orrori del Medioevo e delle streghe messe al rogo
La
figura della strega è antichissima e si può affermare che la
superstizione nasca con l’uomo: si parla infatti di streghe
babilonesi, caldee, egiziane, ebree che appaiono negli scritti
di storici, letterati, filosofi, poeti. Ma chi sono le
streghe? Il termine "strega", dal greco "strix, strigòs"
significa "uccello notturno" e è anche il nome scientifico di
alcune famiglie di rapaci. L’evoluzione della lingua vede il
vocabolo mutare in "stringa" con l’assunzione del nuovo
significato di esperta di magia e incantesimi. In inglese
invece il termine witch significava originariamente donna
dotata di grande saggezza e derivava dall’anglosassone "wicca",
parola che identificava le leggendarie entità provenienti dal
mondo magico e sottile, che conservavano conoscenze relative a
antichi rituali.
Sempre nell’antichità, ma anche nelle
attuali credenze popolari, le streghe erano accompagnate da
oggetti simbolici. Nelle raffigurazioni medioevali erano
rappresentate accanto a un filatoio e ogni cultura ci
proponeva entità che filavano per tessere il destino umano: si
pensi, ad esempio, alle Moire greche e alle Nonne della
mitologia nordica. Le streghe, oltre a filare, erano ritratte
nell’atto di intrecciare nodi col significato simbolico di
porre ostacoli all’uomo e con l’evidente richiamo all’idea di
vendetta.
E che dire della scopa? Il senso dell’uso
della scopa da parte di streghe, custodi di antichi riti, era
sinonimo di sacra potenza , tanto è vero che, nei templi,
l’atto della purificazione dell’ambiente si sintetizzava nello
spazzare il pavimento. La scopa era per le streghe anche il
mezzo di collegamento tra il mondo profano e quello sottile
dello spirito, della magia. Ma ogni strega degna di rispetto
era accompagnata anche da un "famiglio", uno strano animaletto
con caratteri diabolici che aveva il potere di consigliare le
loro padrone e nei quali le streghe amavano spesso
trasformarsi.
Lo svago preferito delle streghe era però la
caccia: si narra infatti che, come la dea Diana, cacciassero
di buon grado e che le loro prede fossero belle e pure anime
di fanciulle che venivano sottratte al mondo degli uomini per
essere trasportate in quello dell’armonia. Il tutto avveniva
in giorni stabiliti in base a una sorta di calendario magico
diviso in due semestri che si chiudevano in un ciclo naturale
perché la stregoneria seguiva regole della natura e insegnava
che tutto l’Universo rientrava in un unico sistema simbiotico
uomo-natura. Le streghe si divertivano pazzamente dando grandi
feste nei solstizi e negli equinozi ma… la mega festa per
eccellenza era Halloween, che le streghe chiamavano "sani bain",
il giorno in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello dei
morti si faceva più sottile e ci si poteva facilmente mettere
in contatto con i defunti.
Pare anche che il Sabbat, il sabato degli
ebrei, derivasse dal verbo s’esbattre che significava
divertirsi, sollazzarsi, con riferimenti alla gaiezza delle
celebrazioni streghesche. Ogni strega, degna del suo nome,
indiceva, durante la notte, il sabba, la vera essenza della
goduria in cui si provavano piaceri così intensi da non poter
essere riferiti.
Il diavolo, che presiedeva i rituali
notturni, assumeva, come si vede da alcune raffigurazioni
rupestri, le sembianze caprine del dio Pan e a condurre il
sabba era spesso una figura femminile, la Signora del Gioco,
che ricordava divinità quali Artemide e Iside
Ai tempi dell’Inquisizione si diceva che
"per essere strega bastava essere donna…e una donna era quasi
sempre una strega". Questo abbinamento tuttavia non era stato
solo ripreso nel Medioevo: in realtà, già nel Paradiso
terrestre, come si rileva dalla teologia medievale, il fatto
che la costola da cui era nata Eva fosse ricurva verso il
petto dell’uomo, significava che, per sua natura, la donna
agiva contro l’uomo per ferirlo e domarlo; non a caso, Eva e
non il demonio, fu la responsabile della cacciata di Adamo
dall’Eden, così come Troia cadde per colpa di Elena e Antonio
per colpa di Cleopatra. Ma le storie di misoginia non
finiscono qui: Socrate si sentiva letteralmente torturato
dalla moglie e Seneca preferiva la morte alla perdita di
castità da parte della femmina. San Gerolamo vedeva nelle
donne le origini di tutti i mali del mondo e, sempre la
teologia medioevale, faceva risalire il termine "femmina" a "fe
et minus" ovvero sprovvista di fede, esposta alle tentazioni
del diavolo, credulona, falsa, sciocca, cattiva. Tant’è che
Sant’ Agostino e San Tommaso la ponevano al livello inferiore
dell’umanità.
E tutto questo diffuso antifemminismo portò
a bruciare centinaia di migliaia di streghe fra il 1500 e il
1800. Gli storici definirono "di disciplinamento" il fenomeno
frutto della politica dei sovrani che avevano iniziato il
processo di formazione degli stati europei nel XVI secolo.
Essi si proponevano al popolo come gli unici detentori di
tutti i poteri e, per aver obbedienza, mettevano in atto
tribunali e organismi di polizia. Il popolo andava educato a
pagare le tasse, a credere in tutto e le vittime più numerose
di questo processo di disciplinamento furono migliaia di
donne, ricche o povere, colte o ignoranti che venivano
accusate di stregoneria cioè di non rispettare la religione e
per questo arse vive. La gente terrorizzata dai loro possibili
malefici assisteva ai processi contro di esse e le esecuzioni
avvenivano in un clima di festa popolare. Assistendo alla
crudeltà il popolo imparava l’obbedienza assoluta all’autorità
religiosa e politica e in particolare le donne capivano che
nella società dell’assolutismo il ruolo più sicuro per loro
era quello di silenziose casalinghe.
A quei tempi, le cose erano molto dure,
dunque, se siete fan di Wanna Marchi e vi manca la vostra
preziosa consigliera, se siete preoccupata per il suo futuro,
beh, consolatevi leggendo come erano i processi per
stregoneria fino al 1800 in http://www.salem.org/italian.html
dove sono riportati anche gli interrogatori e le carte
processuali contro le famose streghe di Salem, la nuova
Gerusalemme costruita dai puritani inglesi. Qui appunto, nel
1692 furono processate e impiccate 19 donne e due cani tutti
sotto l’accusa di stregoneria. La caccia alle streghe però,
come sostiene Giuliana Baldini, autrice del romanzo "Maya
delle streghe", non sarà mai finita: "Finché l’uomo chiamerà
diabolico tutto ciò ce non riesce a capire negli altri uomini,
finché avrà paura della scienza, della verità, della libertà
al punto di tentare di soffocarla con la violenza e con la
cultura, finché insomma l’uomo cercherà fanaticamente il male
negli altri prima che il bene dentro di sé, su tutta la terra
divamperanno persecuzioni, razzismi, sinistri roghi, sotto
nuovi nomi".
E se, dopo queste affermazioni e questi
documenti avete ancora voglia di stregonerie, andando però sul
leggero, ricordatevi che il cinema e la tv hanno fatto
spessissimo ricorso alle streghe: eccovi qualche titolo di
film fra i più recenti: "Chi ha paura delle streghe?" In un
albergo si svolge l'annuale riunione delle streghe, agli
ordini della Strega Suprema (Anjelica Huston): un bambino e
sua nonna riescono a sventare i loro criminali progetti. "Hocus
Pocus", film su Halloween, la magia, i gatti. "Le tre streghe
di Eastwick", con Michelle Pfeiffer, Cher e Susan Sarandon che
vengono sedotte dal demonio-Jack Nicholson. "Giovani Streghe",
storia di quattro adolescenti alle prese col soprannaturale.
"Amori e incantesimi", con Nicole Kidman e Sandra Bullock,
nelle vesti di magiche sorelle. "The Blair Witch project I"e
II. Da non dimenticare i telefilm "Streghe" e "Sabrina, Vita
da strega".
La vostra fame di sortilegi non si è ancora
placata? Beh, niente paura, si fa per dire… ci sono sempre la
Strega della Bella Addormentata, quella della Sirenetta, la
piccola Herda di Andersen, la Baba Yaga delle fiabe russe,
Morrigan delle storie irlandesi, quella di Hansel e Gretel, le
streghe di Roald Dahl che tramutano tutti i bambini in topi e
la stupendamente orrida strega di Biancaneve. Come vedete le
streghe sono tante e ne potete trovare davvero ovunque…
Maria Chiara Passera