Cultura Febbraio 2001
CyberLondra (9)
Posti dove ho scritto questo
taccuino di viaggio
Un
Double Decker, al piano superiore, ovviamente.
Il caffè della Tate Gallery of
Modern Art.
Il Finnegan's Wake pub. Finnegan's
Wake è un romanzo di James Joyce.
Il treno che da Liverpool Street
porta all'aeroporto di Sansted.
Il
caffè del Campo Centrale di Wimbledon.
Lo Shino's Bar di fronte alla ruota
London Eye.
L'Art Bar Café dei grandi
magazzini Liberty in Regent's Street.
E poi nella sala colazioni del
Lincoln House Hotel, nella camera numero 34 e in molte linee della
metropolitana.
Cose che non ho visto e
chissà se ne valeva la pena e allora mi toccherà magari tornare
per vederle.
1. Il concerto di Eminem, accusato di avere incitato l'uso di
ecstasy e di averne ingoiato delle pasticche durante l'esibizione
a Manchester (dove Beckham e sua moglie Victoria delle Spice se ne
sono andati via dopo 15 minutui indignati). Fossi andato al
concerto di Londra avrei magari assistito all'arresto dal vivo,
con irruzione della Police sul palco. Per fortuna però i
biglietti erano esauriti.
2. La Tate Gallery, quella vecchia.
3. Il cambio della guardia e Buckingham Palace.
4. Uno spettacolo a teatro. Uno qualunque.
5. Il tanto discusso Millennium Dome, disconosciuto addirittura
dall'architetto che lo ha progettato.
6. La concessionaria dell'Aston Martin, la macchina di 007, la
serie con Sean Connery.
7. Il principino William e nemmeno Juliette Binoche che era a
Londra per presentare il film Chocolat per la cui interpretazione
ha avuto la nomination all'Oscar.
8. Una partita di cricket e anche una dei Gunners dell'Arsenal, in
onore a Nick Hornby, ma che sabato 10 giocavano in contemporanea
al Chelsea.
Roberto
Ferrucci
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