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redarrowleft.GIF (53 byte) Musica Ottobre 2000  
 

Lirica, l'Italia non si qualifica
e l'"oro" va alla Russia

Nel premio Callas 2000 dedicato a Verdi primo il basso russo Ildar Abdrazakov, poi i sempre più sorprendenti coreani. Per gli italiani un solo finalista e una edizione da dimenticare. Ma che rispecchia il momento no della scuola del "bel canto" nostrano

Dopo dieci anni dall'ultima edizione la Rai e la Fondazione Festival Verdi hanno riproposto il premio Callas, manifestazione di importanza internazionale che ha a suo tempo premiato importanti artisti che sono attivi sulla scena italiana ed internazionale; la manifestazione di quest'anno era dedicata a Giuseppe Verdi, ricorrendo il prossimo 27 gennaio il centenario della morte, ed alla ricerca di nuove voci verdiane.
La partecipazione al premio di quest'anno è stata nutritissima con ben 774 giovani artisti che sono stati selezionati nelle varie sedi Rai per giungere alla finale con cinque soli elementi la quale è stata trasmessa in diretta sia per televisione che per radio.
La Rai ha opportunamente trasmesso per radio le semifinali suddivise per le singole voci , di tenore, di baritono, di mezzosoprano e contralto, di basso e di soprano e dalle quali sono scaturiti i cinque nomi dei finalisti ;in tale modo anche il pubblico ha avuto la possibilità di conoscere un maggior numero di elementi che intendono intraprendere la difficile carriera del cantante lirico.
I finalisti sono risultati il basso russo Ildar Abdrazakov, il soprano argentino Virginia Lorena Wagner, il tenore coreano Jong Won Lee, il baritono pure coreano Hyoung Kyoo Kang ed il soprano italiano Francesca Scaini.
Le voci erano accompagnate dall' Orchestra sinfonica nazionale della Rai diretta dal maestro Lu Ja; in apertura di serata il Coro Verdi festival, appena formato, ha debuttato con l'Inno di Mameli.
La serata è stata presentata da Michele Mirabella. La giuria del premio era formata da illustri personalità del mondo della lirica e dell'informazione: erano i soprani Magda Olivero e Raina Kabaiwanska ,il mezzosoprano Fedora Barbieri, il direttore d'orchestra, molto legato alla Callas, Nicola Rescigno, il consigliere di amministrazione della Rai Andrea Emiliani, il regista Ugo Gregoretti, il direttore artistico dell'Orchestra della Rai Daniele Spini ed il musicologo Sandro Cappelletto; presiedeva la giuria il musicologo Bruno Cagli.
La vittoria è andata con voto unanime al basso Ildar Abdrazakov che ha messo in evidenza una voce importante e sontuosa unita ad una capacità interpretativa di notevole portata; perfetta è stata la sua interpretazione dell'aria " Infelice e tuo credevi" dall'Ernani di Verdi mentre nell'Attila ha evidenziato un sapiente uso delle mezzevoci.
Di spicco anche l'interpretazione dell'aria dal Don Carlo del baritono Hyoung Kyoo Kang che si è perfettamente immedesimato nel difficile ruolo verdiano con sicurezza ed una morbidezza di canto invidiabile evidenziando una voce ricca di colori e di sfumature.
Interessante la voce del tenore Jeong Won Lee che si è abilmente cimentato in " O tu che in seno agli angeli " dalla Forza del destino e "Celeste Aida" dall'omonima opera verdiana.
Tra i soprani bene in evidenza Francesca Scaini che ha dimostrato oltre che ad una voce ben timbrata e sicura, un forte temperamento (basta udire l'attacco dell'aria " Tu che le vanità" dal Don Carlo) mentre l'argentina Virginia Lorena Wagner ha sfoggiato delle agilità apprezzabilissime.
Voci quindi di sicuro futuro purché siano bene amministrate ed il loro tesoro non venga presto depauperato con un lavoro eccessivo o con la scelta di repertori sbagliati.
Tra i cinque finalisti è entrata una sola voce italiana (ed il rapporto era pressoché analogo anche nelle semifinali), fatto che fa meditare seriamente sulla carenza in Italia di scuole e di insegnanti di canto che siano all'altezza di coltivare il materiale vocale che in effetti esiste ma che è malamente educato; è deludente che in un concorso dell'importanza del Callas siano presenti giovani preparatissimi di altre nazioni (coreani in testa) e la presenza degli italiani, paese del "bel canto", sia sporadica e di qualità modesta salvo qualche eccezione.
E' augurabile che l'insegnamento della musica, a tutti i livelli scolastici, venga potenziato in maniera che non si ripeta quanto è successo in questo concorso; certamente occorre tempo e buona volontà.

Luciano Maggi

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