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redarrowleft.GIF (53 byte) Lettura Ottobre 2000  
 

Che pagano, quel Gesù

Cercavano le radici del Cristianesimo. Invece hanno scoperto, dicono, che Cristo non è mai esistito ma è solo l'interpretazione ebraica di una antica divinità pagana. Un dio nato il 25 dicembre da una vergine, che parla di anima, paradiso, inferno e redenzione. Che dice parole come "mangiate il mio corpo e bevete il mio sangue". E ora in Gran Bretagna il libro di Timothy Freke e Peter Gandy "I misteri di Gesù" è diventato un bestseller

Una divinità nata il 25 dicembre; un redentore che vola in paradiso e promette di tornare alla fine dei tempi per giudicare gli uomini; una celebrazione simbolica (in un tempio dove ora sorge il Vaticano) con del pane e del vino in memoria di questo Salvatore che dice "chi non mangerà il mio corpo e non berrà il mio sangue, così che lui si sarà fatto in me e io in lui, non conoscerà salvezza". Una storia che conosciamo bene. O forse no. Perché non è quella di Gesù Cristo. Ma di una divinità pagana adorata molto tempo prima di Cristo, quasi scomparsa dalla storia e sostituita dal Cristianesimo e dalla Chiesa cattolica. La conclusione? Cristo non è mai esistito. Una tesi, quella sostenuta da Tim Freke e Peter Gandy, autori del libro "The Jesus misteries" (I misteri di Gesù) diventato bestseller in Gran Bretagna e premiato come "Libro dell'anno", talmente rivoluzionaria da lasciare di stucco. Visto che, come ammettono loro stessi, sgretola le basi dell'intera civiltà occidentale. 

E Gesù di Nazareth allora, figlio di Giuseppe e Maria, quello nato a Betlemme, che fa i miracoli, parla di umili salvati, viene crocifisso dai romani e risorge? Una favola, una leggenda. Il frutto, dicono Freke e Gandy, di una rivisitazione, una reinterpretazione ebraica di divinità celebrate dagli antichi, come Osiris-Dioniso. "Quando abbiamo cominciato a scoprire le incredibili somiglianze fra la storia di Gesù e quella dei miti pagani precedenti siamo rimasti senza parole - scrivono nel loro libro - Siamo cresciuti in una cultura in cui Cristianesimo e Paganesimo sono religioni opposte. Allora come spiegare somiglianze così stupefacenti? Abbiamo continuato a cercare. E più cercavamo, più somiglianze trovavamo (…) Ci siamo così convinti che la storia di Gesù cristo non è la biografia di un vero Messia, ma un mito basato su antiche storie pagane. Il cristianesimo non è una rivelazione unica e originale ma una rivisitazione ebraica delle antiche e misteriose religioni pagane".

Ancora: "Per 2000 anni l'Occidente è stato dominato dall'idea che la Cristianità è unica e sacra, mentre il paganesimo è primitivo e figlio del demonio. Il solo pensiero che siano in realtà parte della stessa tradizione è sempre stato impensabile (…) Il nostro contributo è stato quello di osare pensare l'impensabile e presentare le nostre conclusioni in un libro popolare piuttosto che in qualche gelido trattato accademico…".

Freke e Gandy dicono di non aver scritto il libro "per provare che Gesù non esiste". Né per mettere in discussione il cristianesimo. Ma per aprire una discussione sulla religiosità e sulla spiritualità dell'Occidente. "Abbiamo puntato sulla cristianità perché in fondo la sentiamo come la nostra cultura - ha detto Freke in un'intervista alla Cnn - e per la sua presunzione di essere unica e infallibile, la sola che possiede la verità. Ma dentro di noi ci dicevamo che questo non può essere corretto, la verità è qualcosa di umano e universale". "Non stavamo cercando di provare che Gesù non esiste. E' stato uno shock per noi come lo sarà per i nostri lettori. Abbiamo rifiutato l'idea a lungo, durante le nostre ricerche. Ma una volta che l'idea si è formata, l'evidenza non si poteva più ignorare".

"La grande tragedia del Cristianesimo "ufficiale" che si basa sulla esistenza di Gesù - continua Freke - è che ha finito per separarsi da tutti gli altri fino a provocare quella terribile divisione fra religioni che ha tormentato il mondo. I cristiani non sono uniti, i battisti odiano i metodisti che odiano i cattolici e via così. Tutto perché ognuno ha la sua versione di Gesù. Ma una volta che tu capisci che si tratta solo di un mito, tutti possono avere la loro versione di Cristo perché con un mito-archetipo si può fare, con un fatto storico no".

Secondo i due autori di The Jesus Mysteries alla base di tutto ci sarebbero i gruppi pre-cristiani conosciuti come Gnostici. A far un po' più di luce su queste sette mistiche avvolte nell'ombra della storia fu la scoperta di antichi manoscritti a Nag Hammadi in Egitto nel 1945 (chiamati "Vangeli gnostici") e i "Rotoli del mar Morto" trovati nel 1947. Così, basandosi sugli scritti di San Paolo e sulla storia dei primi cristiani, i due autori del libro cercano di provare che furono proprio gli Gnostici i primi cristiani. Perché proprio San Paolo? Perché a sentire Freke "quello di Paolo non è un Gesù vero, storico. E' più un Gesù "interno", una figura mitica. Non ci dà nessun dettaglio della sua vita, non cita una sola parola di Gesù. E dagli Gnostici Paolo è considerato un grande eroe dello gnosticismo". 

Finora, vogliono farci capire Freke e Gandy, abbiamo ascoltato solo la voce dei "vincitori". Cioè della Chiesa cattolica che alla sua fondazione spazzò via tutte le altre credenze, pagane e no. Anche letteralmente (dove ora c'è il Vaticano, dicono, c'era una volta un tempio pagano dove si celebravano le messe). Ma la storia che ci hanno raccontato questi vincitori, è l'idea del libro, non ha senso. "Allora abbiamo provato a sentire la storia dei "perdenti", per vedere se aveva più senso di quella del Cristo cattolico. E noi pensiamo sia questa ad avere più senso".

Tra le figure più sorprendenti c'è quella di Mithras o Mitra, una divinità indoeuropea che dalla Babilonia del XIV secolo a.c. sbarcò in Grecia nel 67 a.c. per arrivare poi in Italia e nel resto d'Europa nel I secolo d.c. Perché è così strano questo dio Mithras? Perché è nato il 25 dicembre da una vergine. Come si legge sul "dizionario esoterico" del sito www.esonet.org: "Rivale del cristianesimo dei primi secoli, il mitraismo presenta con questo molte analogie: l'immortalità personale, resurrezione, giudizio dopo la morte, paradiso, inferno, battesimo, acqua santa, domenica festiva, Natale il 25 dicembre e proselitismo anche negli strati sociali più umili". Insomma nella storia di Gesù Cristo arrivata fino a noi attraverso Vangeli e dottrina c'è certo molta fantasia. E pezzi di miti molto più antichi. Il dubbio allora, per i due scrittori, è inevitabile: Cristo è esistito veramente?

Comunque insistono, Freke e Gandy: "La storia di Cristo è la storia fondamentale della nostra cultura occidentale. Ma ora che diciamo che Gesù è solo un mito, cosa significa? Che spiritualmente può ancora darci qualcosa? Noi pensiamo di si. Quello che vogliamo è aprire un dibattito, rompere i tabù finora esistiti. E immaginare che, forse, nel cristianesimo c'è qualcosa non di esclusivo ma di universale".

Se il libro "I misteri di Gesù - Il "vero Gesù" fu un dio pagano?" risolva i dubbi o dica il vero, è un problema da storici (meno, probabilmente, da religiosi). E come succede spesso con la storia, non sempre tutto è ricostruibile. Certo un argomento interessante. Soprattutto in un periodo come questo in cui il cardinale Ratzinger con il placet papale dice che "solo nel Cristianesimo e nella Chiesa cattolica c'è la salvezza". Una bella sfida.

a.m.

 

 

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