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redarrowleft.GIF (53 byte) Lettura Luglio 2000

Non avrai altra tv all'infuori di me

"In Italia la televisione non è solo intrattenimento. Ma anche fonte di discordia sociale, politica ed economica". Così un editore italo-americano, esperto di comunicazioni, racconta passato, presente e futuro della tv italiana. E della sua mancata riforma

"Veltroni ed io
di Dom Serafini
Edizioni Pubblicità Italia, L. 18.000

Un libro unico e certo insolito scritto da un addetto i lavori sui tanti problemi irrisolti del nostro sistema televisivo. Un libro che parte spiegando il passato prossimo, ma che arriva al futuro della tv digitale e della convergenza multimediale in Italia. Perché l'Italia nonostante due leggi quadro nell'ultimo decennio (la Mammì e la Maccanico) e decine di leggine collaterali non riesce ad avere un ordinato sistema radiotelevisivo e multimediale rispettoso degli sviluppi tecnologici e delle sfide lanciate dal nuovo mercato della convergenza? "Perché in Italia la televisione non è solo intrattenimento, ma anche fonte di discordia sociale, politica ed economica", sostiene Dom Serafini, editore e massmediologo italo-americano nel suo un nuovo libro "Veltroni e io" (Edizioni Pubblicità Italia, L. 18.000).

"Il nostro Paese - spiega Serafini - ha il potenziale per diventare una super-potenza economica, ma viene fatta rimanere ai confini del progresso". Il libro racconta il tentativo dell'autore di far accreditare in Italia un proprio piano di riforma della televisione elaborato sulle affermazioni del libro di Veltroni ("Io e Berlusconi", 1990), ma proprio da Veltroni osteggiato. Chi è Dom Serafini? E'un personaggio assai conosciuto in Italia. 51 anni, italo-americano, Serafini è editore e direttore di Video Age, una rivista americana del settore tv tradizionale e webcast. Grande esperto di mercati televisivi internazionali Serafini scrive di televisione per Il Sole 24 Ore e America Oggi e per riviste di settore come Pubblicità Italia, Cinema eVideo, Millecanali, Il Corriere delle Telecomunicazioni e Af Digitale. Sulla tv ha scritto diversi libri fra cui "La televisione via internet. Una nuova frontiera" (1999, Pubblicit Italia) e "O' Sole mio: it's now or never" (1994), un libro sulle riforme televisive in Italia. 

"Veltroni ed io" è la cronistoria critica dell'esperienza di Serafini in Italia a metà anni 90. E' un libro che viaggia su tre binari paralleli. Il primo binario su cui si "muove" il libro è quello storico. "Veltroni ed io" ripercorre infatti l'iter e gli ostacoli a una giusta riforma dell'audivisivo in Italia. Serafini attribuisce i mali dell'Italia alla stampa, cioè alla mancanza di un efficace sistema di contrappesi ai poteri forti. 

Il secondo binario è quello critico. Il libro infatti analizza tutte le proposte del libro di Veltroni "Io e Berlusconi (e la Rai)", scritto nel 1990. Un libro, quello di Veltroni, il cui contenuto potrebbe essere giudicato ideale se fosse stato messo in atto. Invece, andando contro i suoi stessi ideali, Veltroni ha fatto sfumare la possibilità per l'Italia di continuare la leadership nel campo televisivo acquisita nei primi anni '80. Nell'accettare l'alleanza con De Benedetti per la guerra contro Berlusconi e D'Alema, Veltroni quindi per Serafini è andato non solo contro i suoi stessi ideali, ma anche a discapito degli italiani. 

Il terzo binario (la parte più voluminosa) è quella che ci porta al futuro con la tv digitale e la convergenza multimediale per la new economy. Guarda caso, lo sviluppo di questo settore in Italia risente della mancanza di solide basi su cui svilupparsi. Perché, ci spiega Serafini, il digitale e Internet raggirano tutti i controlli e imposizioni politiche che non sono a livello industriale, pertanto la morsa che Veltroni ha sull'audiovisivo italiano sarà presto reso inefficace. Il libro, di 170 pagine diviso in 53 sezioni e sette capitoli, fa nomi: tanti nomi di politici, giornalisti e opinionisti che hanno attaccato o aiutato la riforma. Un libro "coraggioso" scritto da un giornalista che lavora a New York, ma collabora con molti giornali e riviste in Italia. 

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