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redarrowleft.GIF (53 byte) Cultura Maggio 2000

 
PROGRAMMA DELLO STAGE

Prima attività: Tecniche dell’invenzione.

Lo scopo di questa attività è di aumentare le capacità di inventare. Di solito le cose "ci vengono in mente" senza che noi possiamo farci nulla: è impossibile (o quasi) inventare a comando; e c’è chi ha più talento naturale, e chi ne ha meno. Tuttavia, è possibile imparare a sfruttare meglio le proprie invenzioni, addestrarsi a ricavare anche da una vaga idea tutto il frutto possibile.

Il metodo dell’"inchiesta". Solitamente l’idea iniziale è molto semplice: una situazione, un’immagine, un luogo, un personaggio: niente di particolarmente definito. Come si trasforma l’idea iniziale in una vera e propria storia? Il metodo dell’ "inchiesta" consiste nell’interrogarsi fino a "spremere" dall’idea iniziale tutti i suoi contenuti: l’organizzazione di questi contenuti sarà il "problema" per risolvere il quale inventeremo la nostra storia. Si faranno varie esercitazioni:

Dalla notizia alla storia. Si lavorerà su una o più notizie di cronaca, unendo invenzione (per colmare i "buchi" della notizia) e documentazione (perché tutte le nostre invenzioni risultino credibili e coerenti). Soprattutto l’attento esame dei particolari, e il vincolo a rispettare la realtà dei fatti conosciuti, costringeranno la nostra fantasia a scartare le soluzioni più facili e a intraprendere una vera e propria invenzione narrativa.

Dall’immagine alla storia. Si lavorerà su un gruppo di fotografie, considerate come "documenti" di una storia. Anche in questo caso la nostra fantasia si scontrerà con dei vincoli precisi: per connettere tutto ciò che si trova nelle fotografie, e per connettere le fotografie tra loro, saremo costretti a inventare a tutto spiano.

Il metodo dei "cataloghi". La scrittura comincia con un’accurata esplorazione della realtà. Gli oggetti di una stanza, gli abiti contenuti in un armadio, le scritte sui muri di una piazza, i pensieri di una testa, i movimenti del corpo: la compilazione di elenchi, cataloghi, schedature, piccole enciclopedie, può essere un modo per aumentare la nostra capacità di osservazione e per imparare a scovare le quasi infinite storie che si celano negli oggetti, nei luoghi e nei corpi. Si faranno varie esercitazioni:

Guida turistica. Immaginiamo un percorso: in una città, in un appartamento, in un giardino pubblico, da una città a un’altra in treno o in automobile, nei nostri ricordi o nei ricordi di un personaggio, nei pensieri di qualcuno. Il racconto del viaggio, reale o immaginario, possibile o impossibile, produrrà una quantità di storie.

Enciclopedia. L’ordine alfabetico è suggestivo. Sceglieremo un personaggio e narreremo la sua vita in forma di voci di enciclopedia. Potremo redigere l’enciclopedia dei suoi capi d’abbigliamento, o delle sue situazioni amorose, o delle sue brutte figure, o dei suoi gesti abitudinari…

Seconda attività: La discussione dei testi

I partecipanti potranno presentare testi di loro produzione (non meno di cinque cartelle, non più di una ventina), che saranno letti e discussi durante il laboratorio.

La discussione avrà lo scopo di comprendere la struttura dei testi, esaminarne le scelte narrative e linguistiche, esplorare le possibilità di revisione, ampliamento, riformulazione, traformazione.

Il metodo di discussione sarà basato sul confronto tra le intenzioni esplicite dell’autrice o dell’autore e l’effettiva realizzazione.

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