Vai al numero precedenteVai alla prima paginaVai al numero successivo

Vai alla pagina precedenteVai alla prima pagina dell'argomentoVai alla pagina successiva

Vai all'indice del numero precedenteVai all'indice di questo numeroVai all'indice del numero successivo
Scrivi alla Redazione di NautilusEntra  in Info, Gerenza, Aiuto
 
redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Aprile 2000 (a cura di Giovanna Grossato)


APPUNTAMENTI D’ARTE

CITTADELLA – “Artisti Vicentini del Novecento”. Palazzo Pretorio. 15 aprile / 14 maggio 2000

Il progetto espositivo, del quale è curatore il prof. Giuliano Menato, nasce in nome del gemellaggio culturale tra questo spazio storico e Villa Valle a Valdagno nella quale la mostra si trasferirà il 20 maggio.

La rassegna di Cittadella è di grande interesse, la scelta delle opere vasta e convincente, il criterio seguito nell'allestimento dà modo al visitatore di leggerle al meglio, cogliendone gli aspetti più accattivanti. Si apre finalmente con questa  esposizione un discorso critico orientato alla comprensione globale di un periodo dell'arte vicentina e di un gruppo di autori che nell'insieme l'hanno qualificata; riscattando la loro produzione dall'ombra di provincialismo spesso indebitamente stesa a coprirne il reale valore e l'originalità.

Gli artisti della rassegna, Ugo e Neri Pozza, Francesco e Nerina Noro, Mina Anselmi, Ernesto Lomazzi, Attilio Polato e Otello De Maria  sono in realtà esempio di un mondo denso di umori vivaci e di pregi senza tempo.

L'idea di affiancare poi  alle opere di Nerina Noro e di Neri Pozza quelle dei padri Francesco Noro e Ugo Pozza rappresenta un ulteriore aspetto positivo della mostra soprattutto come dato storico che riconduce la scelta di questi autori alla familiarità tipica della tradizionale bottega d'arte.

Ugo Pozza fu scultore di monumenti di gusto classico e di numerose produzioni in terracotta delle quali sono esposte alcune molto suggestive: sono piene di grazia le figurine infantili della Processione di bambini , come i morbidi Ritratto di Rino e Ritratto di Dina , mentre i due Presepi a bassorilievo hanno una complessità di vasto respiro.

Neri Pozza compie i primi passi d'artista nella bottega del padre: la sua multiforme genialità rivive magicamente nelle opere esposte a Palazzo  Pretorio; questo autore complesso ha sbozzato dalla terracotta figure di alto significato e suggestione, proponendo una galleria di personaggi di incredibile vigore, fermati negli atteggiamenti che li contraddistinguono: il tocco magistrale ne fissa delicatamente cadenze soffuse di poesia: lo straordinario Presepio risveglia emozioni profonde. Non meno interessanti gli altri suoi lavori, Eva, La deposizione, nei quali ancora si notano il gioco dei volumi appena suggerito e la dolcezza del ritmo espressivo.

Sono incantevoli le donne che Nerina Noro crea stemperando fluidamente il colore in forme sinuose. I toni caldi sottolineano la ricchezza espressiva di questi ritratti in cui i volti adombrano pensieri lontani; si legge un'antica malinconia negli occhi delle giovani dal tratto gentile, evocate da un cromatismo vivido, la pennellata uniforme squisitamente sfumata 

Le tele di Francesco Noro hanno un'impronta  più tradizionale, i suoi ritratti sono accurati, ariosi e levigati ad un tempo, di grande equilibrio formale, piacevoli ma più prevedibili.

Mina Anselmi rivela nelle sue opere un talento fervido e rigoroso, un linguaggio limpido: pittrice aperta alle esperienze innovative assunte in modo equilibrato, mai convenzionale, la Anselmi  possiede una poetica  di notevole profondità: le cromie nette, realizzate con pennellate precise, plasmano immagini vibranti, di severa bellezza. Fascino, titola la pittrice un elegante volto di donna, altero e seducente: e lo stesso fascino ha il Ritratto della madre, lo sguardo soffuso d'ombra, i capelli bianchissimi come sprazzi luminosi; ed è di grande finezza la vecchia  Fioraia vicentina: sulla tela i colpi di pennello leggeri  accostano in un gioco lieve l'abito scuro, il cappello piumato e il rigoglio dei fiori. 

La luce riveste un ruolo speciale, in molte opere di Ernesto Lomazzi, pittore e incisore: luce prepotente, che permea di sé ogni cosa, portando le forme quasi a sciogliersi nell'impatto; il pennello sbianca il contorno di oggetti che sfumano rarefacendosi come i vaporosissimi Fiori, quasi un lucente viluppo immateriale.

Attilio Polato è presente in mostra con alcune tra le sue opere  più originali; i ritratti evidenziano la singolarità espressiva di questo pittore l’eleganza di un racconto pittorico singolarità espressiva di questo artista, la sua chiarezza e l'eleganza formale, il segno preciso che si accompagna al cromatismo morbido e pastoso. Nella bellissima Famiglia si evidenzia come proprio dal colore nasca l'intera elaborazione del racconto pittorico mentre le figure sono immerse in una luce di cristallo che ne evidenzia i contorni. Così è emozionante la Maternità insieme leggiadra e carnale, immagine resa in tonalità  brillanti ed evanescenti.

Otello De Maria, che con Nerina Noro è il solo tra questi autori ancora vivente, è un nome imprescindibile nel panorama artistico del '900 vicentino; la sua produzione rivela una poetica, vitale, espressa in dipinti densi di luce e colore, intrisi di una carica narrativa focosa, come provano soprattutto i Paesaggi e le Marine, tele in cui il colore vibra in sequenze dal ritmo serrato.

Con questa mostra la collaborazione fra Cittadella e Valdagno ha creato un evento di notevole portata culturale, premessa per altre valide esperienze.

Resy Amaglio

np99_riga_fondo.gif (72 byte)

                                           Copyright (c)1996 Ashmultimedia srl - All rights reserved