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redarrowleft.GIF (53 byte) Sport Gennaio 2000
 

C’è Luna Rossa in tv,
facciamoci un’orzata

Molti non hanno mai messo piede su una barca a vela. Eppure un milione e mezzo di italiani fa le ore piccole per seguire le regate di Prada in corsa per la Coppa America di vela. Senza capire niente (o quasi) del terribile gergo marinaro. Per questo vi proponiamo un mini-dizionario dei termini più usati: dalla bolina alla drizza, dal gennaker allo strallo, dall’orzare allo strambare. Si soffre lo stesso, ma almeno uno ora sa perché

Tra il milione e mezzo di italiani che, esauriti i caffè, prima o poi arriverà a far uso di anfetamine per restare sveglio davanti alla tv alle 4 della mattina, molti non hanno neanche mai messo piede su una barca. Al massimo su qualche gommone, o sulla barchetta da pesca stile vasca-da-bagno con motore-due-cavalli. Eppure è audience inaspettata per vedere le battaglie in barca a vela nei mari della Nuova Zelanda di Luna Rossa-Prada per la Louis Vuitton Cup. Che non conta poi molto se non perché chi passa adesso fra gli italiani e gli statunitensi di AmericaOne sfida i neozelandesi, detentori dell’America’s Cup.

Da qui l’idea di questo micro-bignami dei termini velistici (almeno i più usati nelle faticose nottate davanti alla tv) per uscirne vivi dalla giungla fatta di tangoni, mure a dritta, strambate, orzate e stralli vari. Perché Mauro Pellaschier e Cino Ricci, ex skipper-timonieri-navigatori del Moro e di Azzurra nelle coppe America di una decina di anni fa e oggi telecronisti, fra le vele ci sono nati ma non hanno pietà del popolino. E’ vero che anche con il mini-dizionario non si capirà niente delle regate. Ma almeno adesso dopo una strapuggiata non occorrerà più piangere.

Andatura: direzione di avanzamento rispetto al vento. Le andature cosiddette "portanti" sono quelle in cui il vento colpisce l’imbarcazione con un angolo superiore ai 90°.

Ancora: strumento che si getta in acqua per fermare l’imbarcazione (scherzetto: è l’unica cosa che si sapeva…).

Bolina: andatura dell’imbarcazione in direzione controvento. Da qui "bolinare" (andare controvento).

Bordo: tratto di mare percorso sulla stessa rotta.

Cazzare: tendere una cima. La cima non è altro che una normalissima corda, ma i marinai avevano voglia di complicarsi la vita.

Deriva: vuol dire tre cose contemporaneamente (vedi storia dei marinai che si complicano la vita, ecc.). 1) E’ un tipo di piccola barca – 2) Si usa nel senso di "andare alla deriva", cioè deviare dalla rotta in balia della corrente – 3) Quella che ci interessa: la "lama" sotto la parte centrale dello scafo immersa nell’acqua verticalmente che serve ad impedire all’imbarcazione di spostarsi di lato ("scarrocciare") a causa del vento.

Dritta: destra, ma ai marinai pareva banale.

Drizza: la fune usata per issare una vela.

Farfalla: quando Pellaschier diceva "Eh si, ora fa la farfalla…" venivano istinti suicidi. Ora non più, perché sappiamo che è la posizione che assumono le vele quando la randa   è messa su un bordo  e il fiocco   su quello opposto. Insomma la vela davanti va da una parte e quella centrale dall’altra. Ci voleva tanto.

Fiocco: vela di prua (davanti) a taglio triangolare.

Gennaker: "Metterà un gennaker o uno spinnaker?" è la domanda che ci assillava alla trentaseiesima sigaretta notturna, facendo finta di sapere cos’erano. Il gennaker è la grande vela di prua (la punta della barca) di forma asimmetrica usata nelle andature di traverso   o di bolina larga.

Genoa: grande vela di prua, evidentemente diversa dal gennaker.

Lasco: andatura su una rotta di 100-130 gradi rispetto alla direzione del vento.

Miglio marino: 1815 metri

Mura: per mura a dritta e mura a sinistra si intende il lato dello scafo colpito dal vento.

Orzare: avvicinare la prua alla direzione da cui soffia il vento.

Poppa: parte posteriore dell’imbarcazione.

Prodiere: componente dell’equipaggio che si occupa delle operazioni a prua.

Prua: parte anteriore dell’imbarcazione.

Puggiare: allontanare la prua dalla direzione da cui soffia il vento.

Randa: vela di forma triangolare issata posteriormente sull’albero.

Sartia: cavo d’acciaio che sostiene l’albero.

Scotta: fune (cima) usata per regolare una vela dal suo angolo posteriore basso.

Skipper: il comandante dell’imbarcazione. E’ quello che affonda per ultimo facendo il saluto sul berrettino.

Sopravvento: zona del lato del vento; è "sopravvento" ad esempio una barca che si mette davanti all’altra rispetto alla direzione da cui soffia il vento.

Sottovento: zona opposta a quella dove soffia il vento.

Spinnaker: grande vela di prua usata nelle andature in cui il vento è portante. Esempio: vento in poppa.

Strallo: cavo a prua che sostiene l’albero.

Strambare: cambiare "bordo" (direzione) in un’andatura di poppa, cioè con il vento alle spalle.

Straorzare: orzare   involontariamente ed eccessivamente. Colpa di una raffica di vento, di una corrente o di un umanissimo errore.

Strapuggiare: lo stesso ma al contrario (vedi poggiare)

Tangone: asta utilizzata per posizionare l’angolo di mura dello spinnaker. Traduzione: è il palo orizzontale sulla parte anteriore dell’imbarcazione che serve a spostare lo spinnaker a destra o a sinistra.

Traverso: andatura a 90° rispetto alla direzione del vento.

Tribordo: latro destro di un’imbarcazione.

Virare: cambiare bordo (rotta) in un’andatura di bolina (vento da davanti).

 

 

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