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redarrowleft.GIF (53 byte) Spettacolo Febbraio 2000



Sanremo...  non solo Festival
Taccuino n. 6

Arriva Bono ed è un'altra cosa. Improvvisamente non sei più a Sanremo, nemmeno più in Italia, sei dentro al rock. Dentro la storia del rock.
Ringrazia il Papa, D'Alema per la promessa e a Berlusconi chiede di aiutare D'Alema ad aiutare il giubileo. Dice che non è politica, ma la vita della gente. Poi parte con All I want is you, in forma di ballata, con The Edge alla chitarra. Una lezione di grandezza e di semplicità. Pochi, è vero, possono permettersela, ma qui è davvero un'altra cosa. Vengono in mente i concerti degli U2, gli ultimi, quelli con amplificazioni da far tremare le case intorno. Poi, ai grandi, basta una chitarra per fare rock. La commozione della gente è autentica. C'è chi canta e chi è incantato. Finisce la ballad e c'è la sorpresa. Un secondo brano. E pensare che qualcuno aveva detto che Bono non avrebbe cantato. Tocca a una vera poesia adesso. Che girava in rete in versione pirata, la registrazione di una prova mai andata in onda alla BBC. Oggi è uno dei brani del nuovo film di Wim Wenders.
E quando Bono termina il secondo brano The ground Beneath your feet, testo di Salman Rushdie, il Festival è finito. O, almeno, non è più quello di prima. Come farà adesso Max Gazzè a presentarsi sopra il palco dove ha
cantato la storia del rock?
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