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redarrowleft.GIF (53 byte) Spettacolo Febbraio 2000



Sanremo...  non solo Festival
Taccuino n. 4

Certo che fa pena, assistere da qui a tutto il can can riguardante la fuga
di notizie sulle classifiche del Festival. Ne è venuto fuori un caso che, vi assicuro, nel mondo del giornalismo sta facendo ben più rumore che l'appello rap di Jovanotti. Che pena, ma soprattutto: chissenefrega! Mi farebbe piacere ricevere qualche email di smentita, sapere che per qualcuno, in questo strano paese, le classifiche del Festival sono invece
qualcosa di importante, capace di far cambiare qualcosa nella sua quotidianità, nel suo immaginario, a seconda del vincitore. Mi piacerebbe capirne il perché. Io, non mi ricordo nemmeno chi ha vinto lo scorso anno (ah sì, Anna Oxa, e per volere del mio collega Enrico Brizzi, che con uno stratagemma aritmetico, fece in modo di essere determinante per la vittoria della Oxa).
Altra stranezza, l'importanza esagerata che viene data alla stampa quotidiana da parte degli organizzatori, mentre le radio private, che sono quelle che poi determinano il mercato, sono confinate in un angolo. Sono andato a trovarli ieri i deejay di periferia, quelli di Radio Birichina, Radio San Bonifacio, bisognerebbe fare una mappa dei nomi più strani.
C'era la conferenza stampa di Irene Grandi. Il tono completamente diverso da quello dell'altra sala stampa, quella dei giornali. Qui, sembrano davvero tutti amici, e Irene è una che passa ogni tanto nelle loro radio non solo come cd che gira dentro il lettore, ma lei in carne e ossa. Le chiedono se usa internet (www.irenegrandi.it) e lei risponde che a casa le si ingarbuglia sempre qualche filo. Che la mattina, in questo periodo, quando si sveglia le scappa da ridere. Che quando va ai concerti dei suoi colleghi poi, a casa, accende il suo computer e scrive dei resoconti per se stessa.
Importa poco a lei, a loro delle radio, chi vincerà il Festival. Tanto, la loro scaletta quotidiana se la scelgono da soli, e dentro a quella si scoprirà nei prossimi giorni chi ha vinto davvero?

Che bellezza ieri sera, Sanremo mezza vuota. Niente ragazzini urlanti, niente signore dalle mise agghiaccianti, e che spettacolo quella passerella desolatamente vuota, con i carabinieri a fare la guardia alla moquette. Sembrava già tutto finito, e invece oggi, via di nuovo con il solito caos, le seimila conferenze stampa, dieci milioni di interviste, tonnellate di articoli. Io, spero di trovare il tempo per andare a ritrovare i luoghi di Italo Calvino, lo scrittore. Ma questo importa a qualcuno?
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